Il Bando Misura 5 Sottomisura 5.2 “Sostegno a investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici”, che ha come unico obiettivo il ripristino delle piante disseccate a seguito degli attacchi di peronospora della vita tra maggio e giugno 2023 in entrambe le province, “non risponde alle esigenze delle imprese vitivinicole”. Lo sostengono i presidenti di Cia Potenza Giambattista Lorusso e di Matera Giuseppe Stasi che contestano sia la tipologia degli investimenti ammessi che le modalità e la tempistica di esecuzione degli interventi. Il Bando approvato dalla Giunta Regionale il 18 aprile scorso prevede appena un milione di euro in tutto con un importo massimo di 6 mila euro ad ettaro e un importo complessivo massimo del contributo di 40 mila euro ad azienda detratti tutti gli eventuali altri interventi compensativi di indennizzo ed assicurativi riconosciuti. La sottomisura si applica sull’area regionale colpita dalle piogge persistenti verificatesi nei mesi di maggio e giugno 2023 in provincia di Matera e di Potenza, il cui carattere di eccezionalità è stato riconosciuto con Decreto del MASAF n. 36057 del 24-01-2024 pubblicato sulla G.U. n. 74 del 28/03/2024. Le superfici vitate già esistenti e oggetto di intervento devono risultare collocate nelle seguenti aree, circoscritte con la D.G.R. n. 852/2023: 24 Comuni in provincia di Potenza: Acerenza, Montemilone, Atella, Noepoli, Banzi, Oppido Lucano, Barile, Rapolla, Chiaromonte, Rionero In Vulture, Forenza, Ripacandida, Genzano Di Lucania, Roccanova, Ginestra, Sant’Arcangelo, Grumento Nova, Senise, Lavello, Tolve, Maschito, Venosa, Melfi, Viggiano; 14 Comuni in Provincia di Matera : Bernalda, Nova Siri, Grottole, Pisticci, Irsina, Pomarico, Matera, San Giorgio Lucano, Miglionico, Scanzano Jonico, Montalbano Jonico, Tricarico, Montescaglioso, Tursi. Saranno ammesse a contributo le aziende che conducono superfici vitate superiori ad Ha 0,6.
Secondo la Cia una concreta risposta ai viticoltori danneggiati a seguito degli attacchi di peronospora doveva e deve essere indirizzata al riconoscimento di un equo indennizzo per la mancata o ridotta produzione e la conseguente perdita di reddito nell’anno 2023 a seguito delle calamità naturali. I presidenti della Cia di Potenza e Matera ricordano che altre Regioni – tra le quali Abruzzo, Sicilia, Campania, Puglia – hanno adottato provvedimenti diversi da quello della Basilicata e hanno chiesto di individuare adeguate risorse finanziarie ordinarie da utilizzare ad integrazione degli indennizzi previsti dal fondo AGRICAT.
Nell’ultima vendemmia si sono pagati cari disattenzioni ed interventi inadeguati: la produzione regionale si è ridotta tra il 20 e il 30% con punte del 70% tra i vignaioli dell’Aglianico del Vulture. La produzione complessiva dell’annata vinicola appena conclusa si attesta intorno a 70 mila ettolitri, rispetto ai 97 mila ettolitri del 2022. I dirigenti della Cia fanno un esempio: tra i viticoltori del Vulture chi nella campagna 2022 ha prodotto sino a 30 quintali di uva ad ettaro è riuscito a farne una decina.
Dopo il Tavolo Verde dedicato anche a questa problematica la Cia ha inviato in data 10 aprile una lettera all’Assessore all’Agricoltura Galella contenente parere negativo e proposte ma il 18 aprile la Giunta non ne ha tenuto conto ed ha approvato la dgr 321 con il Bando.