Sul mercato energetico relativo alle forniture di gas domestico è disponibile una vasta quantità di proposte fra le quali gli utenti possono scegliere quella che ritengono più conveniente.
Fortunatamente, oggi è possibile effettuare il cambio di fornitore con facilità e quindi, se confrontando le varie offerte gas casa troviamo una proposta che riteniamo più conveniente e gestita da un fornitore che garantisce un servizio di qualità, possiamo concludere la procedura di variazione fornitore con pochi passaggi online.
A proposito delle procedure che riguardano le utenze domestiche del gas, è piuttosto comune sentir parlare di allacciamento, subentro e voltura; si tratta di tre termini tecnici che talvolta vengono utilizzati come sinonimi; in realtà si tratta di cose diverse e può quindi essere utile fare chiarezza sulla questione.
Cos’è l’allacciamento del gas?
L’allacciamento del gas, più comunemente indicato come allaccio, è la procedura che consiste nel collegare l’impianto di un’abitazione alla rete di distribuzione del gas. Per poter parlare propriamente di allacciamento, è necessario che nella casa non sia ancora presente il contatore, come accade per esempio nel caso in cui l’edificio sia stato realizzato di recente. Operativamente si procede con la posa delle tubazioni del gas e con la successiva installazione del contatore del gas.
Delle tre procedure citate, l’allacciamento è quella più complessa, sia tecnicamente che burocraticamente. Le tempistiche per la sua conclusione dipendono in buona parte dalla complessità tecnica dei lavori; nella migliore delle ipotesi parliamo di un paio di settimane, ma in altre circostanze possono occorrere uno o due mesi prima che venga attivata la fornitura.
In cosa consiste il subentro?
Il subentro è una procedura che consiste nella riattivazione di un contatore del gas che era stato precedentemente disattivato. La maggior parte delle volte la disattivazione viene chiesta quando una casa o un appartamento vengono lasciati definitivamente dall’intestatario dell’utenza.
Se in seguito l’abitazione viene nuovamente occupata, il nuovo residente potrà richiedere il subentro, vale a dire la riattivazione del contatore. Nel giro di una o due settimane dalla richiesta, la fornitura di gas sarà ripristinata.
La voltura (cambio di intestazione)
La terza procedura che riguarda le utenze di gas domestico è la voltura; questa può essere richiesta soltanto se il contatore è attivo (cosa che la differenzia dal subentro) e se la fornitura di gasè regolarmente funzionante (cosa che non si ha ancora quando si richiede l’allacciamento).
La voltura viene generalmente richiesta quando ci si trasferisce in un’abitazione in cui le utenze funzionano regolarmente perché la casa era abitata da altri; con essa si procede alla variazione dell’intestatario di un contratto di fornitura del gas, per esempio da Carlo Bianchi a Paolo Rossi.
Ricorrendo alla voltura si evitano sia le spese di disattivazione del contatore da parte del vecchio utente, sia le spese di riattivazione(che invece sarebbero dovute in caso di subentro) da parte del nuovo intestatario.
La voltura è quindi indicata quando tra l’uscita del precedente occupante e l’entrata del nuovo non trascorre un periodo di tempo particolarmente lungo.
Per quanto riguarda le tempistiche, occorrono 30 giorni circa affinché l’iter burocratico si completi.