Primo Maggio, Mega (Cgil Basilicata): “Il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro, dignitoso e stabile perché la precarietà è una perdita di libertà”. Di seguito la nota integrale.
“Alla transizione energetica è legata la sopravvivenza della Basilicata. Le royalities del petrolio hanno alimentato in questi anni la spesa primaria, l’università, la forestazione, le misure di sostegno al reddito così come richiesto a suo tempo dal sindacato. Ma cosa ne sarà della nostra regione quando la risorsa petrolio sarà finita e di conseguenza anche le risorse derivanti? Da anni come Cgil chiediamo un’alternativa alle fonti fossili e di accompagnare le imprese alla transizione con un fondo specifico, che sostenga l’occupazione. Non crediamo la partita si possa risolvere con la politica dei bonus, quello che sta accadendo nello stabilimento Stellantis di Melfi e nell’indotto ne è un esempio eclatante. Servono investimenti e formazione. La Basilicata è in ritardo per quanto riguarda la partita della transizione, ma ancora si può trovare una via d’uscita. Questo in Val d’Agri è stato dunque un primo maggio di protesta ma anche di proposta, sul tema specifico e in generale sui temi del lavoro, contro la precarietà, per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Qualche giorno fa abbiamo pianto l’ennesima vittima in Basilicata, a Oppido Lucano. È il momento che anche su questo il governo regionale dia risposte, attivando l’apposito osservatorio così come richiesto da tempo. Su questi temi siamo anche impegnati come Cgil nella campagna referendaria per l’abrogazione delle norme che impediscono il reintegro al lavoro in caso di licenziamento (Jobs Act); l’abrogazione delle norme che facilitano i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese; l’abrogazione delle norme che hanno liberalizzato l’utilizzo del lavoro a termine; l’abrogazione delle norme che impediscono, in caso di infortuni sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. Dal palco del primo maggio ribadiremo che il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Basilicata Fernando Mega intervenendo oggi dal palco del primo maggio di Cgil, Cisl e Uil a Villa d’Agri.