Filippo Guida in una nota annuncia le dimissioni da Coordinatore di Europa Verde-Verdi del Metapontino. Di seguito la nota integrale.
In data odierna ho rassegnato le mie dimissioni da Coordinatore di Europa Verde Verdi del Metapontino. Più volte ci avete onorato della vostra attenzione per le battaglie che abbiamo intrapreso mai per un tornaconto personale ma solo in difesa del territorio.
Faccio il copio incolla del pensiero di una mia compagna che rappresenta il mio stato d’animo. “Negli ultimi 10 anni il centro sinistra lucano e il Partito Democratico, in modo particolare, hanno tentato ferocemente di distruggere tutto ciò che provava ad affermarsi come nuovo, hanno schiacciato giovani e donne che provavano a dare un contributo di idee e anche di consenso. E per questo hanno perso e continuano a perdere tutte le competizioni elettorali.
Il gioco è sempre lo stesso, cambiare tutto, selezionando gli “allineati”, quelli che aspettano silenziosamente in fila, per non cambiare nulla.
Dopo le regionali, ecco lo spettacolo di queste amministrative. La misera conservazione dell’esistente, di un sistema di potere che per molti anni ha governato e gestito e che, adesso, prova a ripartire occupando nuovi spazi, dall’opposizione alla guida dei comuni, a partire dal capoluogo di regione ovviamente”.
Stessa cosa a Nova Siri, dove il mio partito ha proposto la discontinuità e alternanza per ampliare la partecipazione della gente, che ormai sempre di più diserta le urne e non vota più.
All’interno di un centro sinistra novasirese che io come tanti misconosciamo vengono frapposti veti alla mia persona, perché sono reo di aver dato fastidio con le mie segnalazioni o suggerimenti.
Questa è la ragione per cui tanti professionisti, giovani, appassionati e soprattutto liberi, decidono di non candidarsi piu, decidono di non avere più una tessera di partito ma di costruire nelle proprie comunità relazioni e idee che aiutino davvero lo sviluppo dei territori.
“Il cambiamento si fa se vinci”, mi ha ripetuto sempre un caro amico. Non sono convinto che sia così, perché si cambia innanzitutto provando e costruendo.