Elicottero campagna antincendio boschivo: associazione di Protezione Civile “Gruppo Lucano” lancia l’allarme. Di seguito la nota integrale.
Di recente, il Ministro per la Protezione Civile e le politiche del mare ha diramato un comunicato in cui, in previsione dell’inizio della campagna antincendio boschivo 2024, oltre alle consuete raccomandazioni rivolte agli enti e agli operatori coinvolti, si ricordano gli interventi compiuti nel corso degli anni tendenti a rafforzare il sistema di Protezione civile per una rapida risposta a questa tipologia di eventi che, sempre più frequentemente, caratterizzano le nostre estati torride e poco piovose. In questo senso, non sorprendono le indicazioni date alle Regioni in cui si chiede di rafforzare il sistema aereo di spegnimento, fondamentale per garantire una risposta rapida e incisiva. Da diversi anni, infatti, Gruppo Lucano è impegnato nel garantire la salvaguardia del patrimonio boschivo, paesaggistico e ambientale della Basilicata, grazie alle convenzioni di antincendio boschivo (AIB) con la Regione Basilicata, con il Parco nazionale del Pollino, con il Parco nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri – Lagonegrese ed ospita da diversi anni, durante il periodo estivo, un elicottero dei Vigili del Fuoco del Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento della protezione civile, presso la propria base operativa “Sandro Pertini” di Viggiano (PZ), assicurando supporto e assistenza logistica. Abbiamo appreso informalmente, nei mesi scorsi, che in occasione dell’imminente campagna antincendio boschivo questo elicottero non sarebbe arrivato. Una decisione non motivata e che metterebbe a repentaglio l’esito positivo dell’intera campagna antincendio. Allarmato da questa inspiegabile decisione, il Presidente nazionale di Gruppo Lucano, Pierluigi Martoccia, ha scritto al Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio e al Dirigente dell’ufficio speciale di Protezione Civile della Regione Basilicata, ing. Giovanni Di Bello per sollecitare un loro intervento. Quest’ultimo, condividendo la preoccupazione che tale fondamentale servizio potesse venire meno ha chiesto lumi al Dipartimento della Protezione Civile e al Corpo dei Vigili del Fuoco. Allo stesso tempo, il Presidente nazionale di Gruppo Lucano ha inviato una lettera alle massime autorità regionali, agli enti coinvolti, al Ministro per la Protezione Civile e le politiche del mare, ai Prefetti di Potenza e Matera per rendere loro partecipi e consci dell’esistenza di una situazione che potrebbe creare enormi disagi alla comunità lucana e alla gestione di eventuali emergenze boschive nella prossima stagione estiva. Per il momento, malgrado gli sforzi, sembrerebbe che la postazione di Viggiano resterà vuota, nonostante nel corso degli anni siano stati svolti dei lavori per migliorare il servizio e, di conseguenza, i tempi di risposta alle emergenze. Gruppo Lucano ha intenzione altresì di installare, di concerto con l’ente proprietario della base, una struttura di 800 metri quadri divisa su due piani che possa implementare e migliorare le attuali dotazioni. Gruppo Lucano, da sempre impegnato nell’assistenza e nella salvaguardia del patrimonio boschivo, ambientale e culturale lucano (e non solo, in quanto l’associazione dispone di numerose sedi anche in Calabria e in Campania) è a disposizione per conoscere le motivazioni di tale scelta, compiuta a rischio e pericolo dell’intera comunità della Basilicata, la quale si vedrebbe privata di un servizio essenziale per affrontare, in tutta sicurezza, la prossima stagione estiva. Ricordiamo, a questo proposito, quanto la previsione e la prevenzione del rischio rivestano un ruolo imprescindibile nelle attività di Protezione Civile. Tale decisione andrebbe fortemente in contrasto con questi due basilari capisaldi del nostro impegno per il territorio e le relative comunità.