Martedì 21 maggio 2024 alle ore 20,30 all’auditorium Gervasio di Matera è in programma lo spettacolo teatrale “Sembra Amleto” con Francesco Zaccaro. Di seguito i particolari.
Un gioco grottesco che supera l’impasse, per compiere quel salto evolutivo e umano che è l’atto estremo della libertà: tutto questo (e molto altro) è “Sembra Amleto”, spettacolo teatrale prodotto da Malmand Teatro e da IAC – Centro Arti Integrate, con il patrocinio della Città di Matera.
Una sedia; una tomba; una montagnola di terra. E uno dei testi più celebri del teatro, l’Amleto di Shakespeare, che si fa pretesto: un filo da seguire, riannodandolo e slegandolo, per arrivare a concludere il gioco e far cadere la maschera. Dietro, il volto dell’attore, finalmente liberato.
Scritto e interpretato dal materano Francesco Zaccaro, “Sembra Amleto” trascina lo spettatore attraverso un monologo funambolico in cui la catarsi investe pubblico e protagonista. Sono i rapporti familiari, con i loro intrecci spesso talmente stretti da soffocare la libertà di un uomo, la matassa da dipanare. Al centro, la figura della madre. È su di lei, sulla sua tomba, che l’attore rovescerà parole segrete, logorate dal buio, insudiciate dai troppi silenzi. Confessa.
In “Sembra Amleto” la confessione è una progressiva spoliazione dell’attore: da “idiota” a uomo capace finalmente di “togliersi il naso rosso”, accettando di lasciar morire il proprio personaggio.
“Sembra Amleto” è nato nel 2022 nel corso di una residenza artistica presso lo IAC di Matera. E dalla città dei Sassi ha viaggiato in lungo e in largo attraverso l’Italia, con spettacoli a Roma (dove è stato premiato nel corso della XII edizione del Festival Inventaria), Torino, Bergamo, Siena, Pisa, L’Aquila, Palermo, Sava (Ta). Il 21 Maggio la pièce torna a Matera e apre le porte alla città: «Tengo molto a questa tappa – ha dichiarato Francesco Zaccaro – . Alla ragione personale, si aggiunge quella professionale: il processo creativo di “Sembra Amleto” è legato a doppio filo a questa città».
Processo che ha visto la luce insieme al collega attore Giuseppe Innocente e all’attore e regista teatrale Ivano Picciallo – quando hanno iniziato a lavorare al testo per il festival “www.Shakespeare” di Bitonto, kermesse dedicata al drammaturgo inglese che quest’anno giunge alla decima edizione – e che Zaccaro definisce la ricerca della sua «legna da ardere»: è con il quinto atto del testo shakespeariano che arriva l’illuminazione, quando Amleto viene ferito dalla spada avvelenata di Laerte e scopre che gli resta poco da vivere: «E se a un tratto, dopo aver trascorso l’esistenza a schivare la morte, ci restasse mezzora di vita, cosa ci accadrebbe?», è il quesito che si pone Zaccaro. Il teatro è il luogo giusto per cercare la risposta a questa domanda.
“Sembra Amleto” è scritto e interpretato da Francesco Zaccaro, con la regia di Ivano Picciallo. Le scene sono di Alessandra Solimene, le luci di Joseph Geoffriau. L’organizzazione è a cura di Sonia Polimeno. Prodotto da Malmand Teatro e IAC – Centro Arti Integrate, lo spettacolo ha il patrocinio del Comune della Città di Matera.
Per info e prenotazioni: +39 3274095384 IAC – Centro Arti Integrate
Biografia Francesco Zaccaro
Nasce a Matera nel 1988.
Frequenta il CTA – Centro Teatro Ateneo – diretto da Ferruccio Marotti e si laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo con tesi sulla figura sperimentale di Enrico Bonavera, Arlecchino contemporaneo.
Nel 2010 scritturato dalla Compagnia Çàjka , matura professionalmente sotto la guida di Francesco Origo (Teatro Stabile di Genova) e Sergio Bini Bustric. Apprende tecniche e linguaggio di Commedia dell’Arte studiando con Enrico Bonavera e Claudio De Maglio e di Maschera Neutra con Augusto Fornari.
Selezionato da Eimuntas Nekrošius (Teatras Meno Fortas) per “Ivanov” e “Il giardino dei ciliegi” di Anton Cechov.
Nel 2017 vince il Premio Nazionale Giovani realtà del Teatro – 10^ edizione con il monologo originale “Gran Ghetto”.
Per il cinema e la tv, esordisce recitando al fianco di Edoardo Pesce e Riccardo De Filippis nei film a episodi “In bici senza sella” – ep. “Il santo Graal”.
Nel 2021 è Giacomo Quarta nella Fiction Rai “Imma Tataranni sostituto procuratore 2” per la regia di Francesco Amato.
Nel 2022 ricopre il ruolo di Simone Losurdo nella Fiction Rai “Il metodo Fenoglio” diretto da Alessandro Casale.
Nel 2023 è tra gli interpreti del film Rai “La luce nella masseria”, film che celebra i 70 anni dall’inizio delle trasmissioni televisive Rai, per la regia di Tiziana Aristarco e Riccardo Donna.
Con il progetto “Caffè Sangue”, di cui è autore e interprete, è selezionato a La Biennale di Venezia per Biennale Collage – Teatro 2022 Performance Site-Specific.
Cofondatore della compagnia Malmand Teatro, realtà attiva nel panorama nazionale, con cui dal 2016 porta in scena gli spettacoli: “A sciuquè – A giocare” (Miglior Spettacolo e Regia al Fringe festival di Roma); “Sammarzano” (Menzione della Critica al Premio Scenario 2019); “Sembra Amleto”, monologo da lui scritto e interpretato.
Attualmente è tra i protagonisti di “Aggiungi un posto a tavola” diretto da Marco Simeoli, al fianco di Lorella Cuccarini e Giovanni Scifoni in cui interpreta il personaggio di Toto, ruolo per cui riceve al Premio Garinei&Giovannini la Menzione Speciale Miglior attore emergente 2024.
Riconoscimenti professionali
2024 Menzione Speciale Miglior attore emergente 2024
Premio Garinei&Giovannini per il ruolo di Toto in Aggiungi un posto a tavola
2022 Finalista alla Biennale di Venezia – Biennale College – Teatro Performance Site-
Specific.
2017 Premio Nazionale Giovani realtà del Teatro – X edizione