L’intelligenza artificiale è in grado di offrire agli agenti di commercio e in generale agli operatori economici opportunità e strumenti per migliorare la qualità del loro lavoro ed accrescere il proprio business. In particolare, attraverso l’automazione di processi ripetitivi, l’analisi predittiva dei dati e la personalizzazione delle interazioni con i clienti, l’IA può permettere agli agenti di concentrarsi su attività ad alto valore aggiunto e migliorare l’efficacia delle loro strategie di vendita. E’ questo il percorso delineato della Giornata dell’Agente di commercio promossa dalla Fnaarc, la federazione di categoria aderente a Confcommercio. Nel salone di incontri-conferenze della sede di Potenza a parlare ad agenti e rappresentanti di commercio (oltre 1000 gli agenti lucani) e titolari di imprese, Raffaele Pesacane e Domenico Mazzarella, trainer & sales coach. Con loro tra i massimi esponenti dell’AI Pasquale Viscanti e Giacinto Fiore che hanno realizzato L’Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice la più grande Community Italiana di Intelligenza Artificiale dedicata a Imprenditori, Manager e Studenti che vogliono comprendere e padroneggiare le infinite potenzialità dell’Intelligenza Artificiale. I due fondatori, che hanno dato vita alla piattaforma video “AI Play,” organizzano l’evento “AI Week” il più grande evento italiano sull’intelligenza artificiale che si è tenuto a Rimini il 9 e 10 aprile scorso, sono speaker nei principali eventi nazionali ed internazionali sul tema AI, collaborano con numerose Università Italiane e centri di ricerca. Per i coach Pesacane e Mazzerella seguire il progetto “Business a Colori”, lasciandosi guidare da un coach e utilizzare l’IA facendosi guidare da un esperto è come “fare bingo”: benefici e miglioramenti, a breve e lungo termine, sono garantiti ad autonomi professionisti, realtà aziendali che mirano ad una crescita economica sicura ed efficace. Viscanti e Fiore -che hanno cominciato la loro attività da un deposito di Altamura, per arrivare ad un team di otto persone più altri collaboratori, un buon esempio per i nostri giovani, e preferiscono definirsi “evangelisti della conoscenza dell’AI” – c’è un’evoluzione in atto e noi ci adoperiamo per avvicinare manager ed imprenditori alla tecnologia del momento .L’IA – hanno riferito- può contribuire a un miglioramento della produttività delle imprese italiane, arrivando a generare un potenziale aggiuntivo del Pil dei settori “estesi” del Made in Italy di circa 80 miliardi di euro entro il 2030. Sono passati meno di due anni daI lancio di ChatGPT, il software di simulazione di una conversazione con un essere umano basato su intelligenza artificiale (IA) e machine learning (apprendimento automatico) che ha intensificato il dibattito mondiale sulle prospettive derivanti dalla diffusione di sistemi di IA, caratterizzate da un cambio di paradigma. Sul mercato del lavoro cambierà il contenuto delle posizioni lavorative, mentre si attiverà una consistente domanda di formazione e riqualificazione dei lavoratori. IA e automazione potranno accelerare fenomeni già in atto) rappresentati dal calo dell’occupazione nel manifatturiero e dalla polarizzazione del lavoro, con un aumento degli occupati in professioni poco qualificate (low skilled) e in quelle altamente qualificate (high skilled), con uno svuotamento degli occupati medium skilled. “La sfida dell’IA – sottolinea Angelo Lovallo, presidente Fnnarc e Confcommercio Potenza – va raccolta e non temuta. I sistemi di IA richiederanno un riequilibrio del portafoglio delle competenze imprenditoriali, un fenomeno più marcato per le piccole imprese nelle quali l’imprenditore accentra su di sé attività caratteristiche di professioni ad elevato impatto di IA tra le quali quelle relative a: analisi di bilancio, funzioni di controllo, gestione del credito e della finanza d’impresa, progettazione e amministrazione di sistemi, gestione legale e del personale, direzione vendite, organizzazione e gestione dei fattori produttivi, formazione on the job, gestione dei rapporti con il mercato dell’impresa, trasferimento e trattamento delle informazioni aziendali, informazioni e assistenza dei clienti. Per molti imprenditori sarà necessario riposizionare l’impresa, definire programmi di formazione e sviluppare alcune specifiche competenze imprenditoriali. Noi abbiamo pensato di dare un nostro contributo alla discussione in atto, aiutando a superare i dubbi, le perplessità, i rischi e avviando un primo incontro che necessita di altri. Le novità del mercato corrono attraverso le gambe degli agenti. Ci stiamo confrontando al nostro interno sull’Intelligenza Artificiale per capire come integrarla nelle nostre attività. Non vogliamo subire il cambiamento ma vogliamo guidarlo assicurandoci che nessun agente resti indietro rispetto ad una evoluzione tecnologica inevitabile. Inoltre vogliamo dialogare con i giovani nelle scuole – conclude il presidente Fnaarc – per avvicinarli al nostro mestiere che è una nuova occasione di lavoro”.
Mag 16