L’artigianato è il perno del comparto dell’autoriparazione in Basilicata con circa 1.200 aziende artigiane e un migliaio di occupati. Ma in particolare la mobilità sostenibile è un tema che tocca molto da vicino le piccole imprese: infatti – mette in evidenza un rapporto di Confartigianato – nella filiera auto operano 73.714 aziende artigiane, pari al 42,2% del totale, e raggiungono un peso del 75,9% nel settore della riparazione e manutenzione dei veicoli. Numeri ancora maggiori per quanto riguarda gli addetti: nella filiera auto gli occupati nelle piccole imprese sono 387.000, pari al 69,4% del totale. Una delle sfide principali per queste imprese è l’adattamento alle nuove competenze richieste dal cambiamento del mercato automobilistico, soprattutto nell’ambito dell’auto elettrica e delle tecnologie digitali. Secondo il rapporto di Confartigianato, nel 2023, la richiesta di addetti qualificati ha raggiunto livelli critici: su un totale di 36.330 meccanici artigianali, riparatori e manutentori di automobili necessari, il 70,8%, pari a 27.730 lavoratori, è risultato difficile da reperire. In Basilicata si registra una percentuale superiore alla media nazionale: da noi l’87,5% di meccanici artigianali, riparatori e manutentori di automobili sono difficili da reperire; le competenze digitali di base e l’applicazione delle tecnologie 4.0 hanno registrato rispettivamente l’81,6% e l’83,1% di difficoltà. Per queste ragioni Confartigianato ha promosso ‘Sostenibilità in tour’, viaggio a tappe nella mobilità green che esplorerà le sfide e le opportunità legate alle nuove tecnologie dei veicoli, alla pianificazione urbana, alle infrastrutture, all’impatto sull’attività delle imprese, sull’occupazione e sugli stili di vita dei cittadini. “La transizione verso una mobilità più sostenibile – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – richiede un impegno congiunto da parte delle istituzioni, delle imprese e della società civile. Attraverso investimenti mirati, sviluppo delle competenze e promozione delle tecnologie innovative, possiamo affrontare le sfide del presente e costruire un futuro più verde e resiliente per tutti”.
Tra le priorità resta quella della formazione delle figure professionali più richieste. Analisi dei fabbisogni professionali, incontro tra domanda e offerta di lavoro; formazione; orientamento; certificazione delle competenze acquisite dagli studenti delle scuole secondarie superiori nei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Sono i punti chiave dell’accordo di Confartigianato e di Cna con Unioncamere. siglato dai rispettivi presidenti Marco Granelli, Dario Costantini, e Andrea Prete. L’intesa intende promuovere il coinvolgimento delle imprese associate nelle attività di ricerca e nei progetti di alternanza scuola-lavoro promossi da Unioncamere e dalle Camere di Commercio. Al centro della collaborazione anche la programmazione e progettazione di iniziative per l’orientamento formativo e professionale dei giovani, con particolare attenzione alle esigenze del sistema produttivo legate alla filiera formativa tecnico-professionale, ai percorsi ITS Academy e alle discipline STEM e l’elaborazione di strumenti utili per la certificazione delle competenze gestita attraverso il sistema camerale.
“Confartigianato – sottolinea Rosa Gentile, presidente Confartigianato Matera e dirigente nazionale – è da sempre impegnata sul tema delle competenze per promuovere l’occupabilità dei giovani e la creazione di nuove imprese. Un impegno che si concretizza anche nell’Accordo sottoscritto con Unioncamere, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di professionalità adeguate ai fabbisogni delle imprese, l’innalzamento della qualità della formazione e istruzione tecnica e professionale, supportando percorsi di alternanza scuola-lavoro, iniziative di orientamento scolastico-professionale e di diffusione delle esperienze maggiormente significative per l’inserimento lavorativo dei giovani nelle imprese artigiane”.