Diverticolosi del colon. E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per il 135° appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
Per diverticolosi del colon si intende la semplice presenza di diverticoli senza infiammazione, mentre per diverticolite si intende la presenza di diverticoli con infiammazione.
La diverticolosi è, nella maggior parte dei casi, diagnosticata occasionalmente nel corso di una colonscopia eseguita per altri motivi, ad esempio, per screening del tumore del colon, o per sangue occulto positivo, o per perdita manifesta di sangue con le feci, o per colon irritabile; più raramente è diagnosticata occasionalmente in seguito a TAC o ecografia. La diverticolosi può essere asintomatica o sintomatica.
La forma asintomatica è la più frequente ed è quella diagnosticata occasionalmente. Non necessita di alcuna terapia, tutt’al più solo di una prevenzione affinchè i diverticoli non aumentino di numero e di dimensioni, e non si infiammino, cioè non insorga una diverticolite. La prevenzione più efficace è quella di evitare la stipsi ed il metodo più efficace è una dieta ricca di fibre, che sono contenute nella frutta, nella verdura, nei legumi e in molti alimenti costituiti da cibi integrali (che contengano almeno un 30% di fibre). Questo è un concetto molto importante perché, in genere, la gente, ma anche molti medici curanti, hanno un preconcetto: che le fibre possano portare alla diverticolite irritando meccanicamente i diverticoli. Non è assolutamente così, in quanto le fibre, stimolando la peristalsi del colon, favoriscono l’evacuazione e quindi prevengono la stipsi, che, coll’aumento della pressione all’interno del colon, può determinare la formazione di ulteriori diverticoli, o l’aumento di dimensioni di diverticoli preesistenti, o la diverticolite. Quindi una dieta ricca di fibre è ormai, da tutti i gastroenterologi, riconosciuta la prevenzione più idonea all’evolversi della diverticolosi. Un altro preconcetto da superare, che è prevalso per decenni, è quello che la frutta secca, le noccioline, i semi, i popcorn, possano riempire i diverticoli, ostruirli e quindi portare alla loro infiammazione: non è così, ci sono prove scientifiche che dimostrano il contrario!
Attenzione, ricordo che stiamo parlando di diverticolosi asintomatica e non complicata del colon. Diverso è il discorso quando si è di fronte ad una infiammazione dei diverticoli, la diverticolite, quando, come dirò parlando di questa, le fibre vanno evitate perché possono aggravare l’infiammazione.
Ma ci sono anche dei pazienti che hanno una diverticolosi sintomatica, cioè hanno sintomi quali dolori addominali, localizzati a sinistra, o centralmente e in basso, spesso esacerbati dall’ingestione di cibo, che diminuiscono con l’evacuazione o l’eliminazione di aria, oppure presentano, anche in associazione tra loro, meteorismo, stipsi, diarrea, perdita di muco con le feci: alla colonscopia la diagnosi sarà solo una diverticolosi, senza segni di infiammazione. Purtuttavia sono sintomatici. Alcuni gastroenterologi sostengono che in questi casi i diverticoli possano avere una relazione con una sindrome da colon irritabile, o essere una manifestazione di fasi tardive di questa. Altri suppongono che ci siano, nella parete dei diverticoli, dei microfocolai infiammatori che non si apprezzano alla colonscopia. Questi pazienti vanno affrontati terapeuticamente innanzitutto con una dieta ricca di fibre, quindi con farmaci come la rifaximina che è un antibiotico non assorbibile che agisce localmente, che ha un ampio spettro d’azione su alcuni germi che alterano la microflora batterica dentro e attorno ai diverticoli, associata a probiotici per ripristinare l’equilibrio della flora intestinale.
Un altro tabù da superare è quello di alcuni medici curanti, o pazienti, che sostengono che la colonscopia è controindicata in caso di diverticolosi del colon. Non è assolutamente vero: la colonscopia resta il miglior metodo per la diagnosi di questa patologia e solo essa può differenziarla dai tumori, cosa che altre indagini, come la TAC, o l’ecografia non possono assolutamente fare, ma solo supporre. Ovviamente, nel corso dell’esecuzione dell’esame diagnostico, un gastroenterologo esperto insufflerà una quantità minima di aria, farà avanzare il colonscopio delicatamente e, se necessario, di fronte a una situazione grave, o a una stenosi, o ad una infiammazione importante, o sostituirà l’endoscopio con uno di calibro inferiore, oppure rinuncerà a procedere ulteriormente. Ci tengo a tranquillizzare i pazienti affetti da diverticolosi asintomatica o sintomatica del colon affermando che c’è la piena indicazione alla colonscopia che resta l’esame di prima scelta per la diagnosi. Solo in caso di diverticolite acuta con febbre, dolori addominali intensi, occlusione o subocclusione intestinale, quindi in casi molto gravi, prima si farà guarire l’infiammazione con apposita terapia medica, come vedremo, e quindi, in un secondo tempo si procederà alla colonscopia con tutte le necessarie cautele.
Biografia di Nicola d’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it