La musica come forma di omaggio all’amata protettrice del luogo e a ciò che è stato in Italia e nel mondo negli anni con le tante melodie create. Il Coro Amatoriale Vulturis Cantores di Barile, diretto dal M° Bruno Falanga, con l’esibizione del 19 maggio scorso nell’Auditorium Pier Paolo Pasolini di Barile, ha lanciato un messaggio alla popolazione, attraverso i vari brani proposti, di festa e condivisione come solo la musica può fare.
In occasione della celebrazione di Maria SS di Costantinopoli, protettrice del comune arbereshe, il gruppo ha deliziato il pubblico, intervenuto numeroso anche dalle zone limitrofe, con un programma variegato e colmo di riferimenti religiosi e contemporanei.
La serata, come di consueto, si è divisa in due parti vedendo protagonista dapprima il duo Falanga – Pace, clarinetto e pianoforte, e successivamente il gruppo corale amatoriale.
Durante la prima frazione di serata il duo Falanga – Pace, tandem rodato nelle precedenti esecuzioni, ha proposto un’ Ave Maria in versione strumentale, un brano tratto dai “ Vespri Siciliani” di G. Verdi, il celebre “E lucevan le stelle” tratto dalla “ Tosca” in occasione del centenario della morte di G. Puccini, il “ Notturno” n. 20 in Do diesis minore e il Valzer op.64 n. 1 di F. Chopin, il brano “ La Virgin de la Macarena” brano suonato a Siviglia durante la Settimana Santa durante la processione e il brano “ Immer kleiner” Di Adol Schreiner. Proprio l’ultima esibizione ha stupito la platea in quanto l’esecutore, dopo aver esposto un tema, procede a togliere i pezzi dello strumento fino a quando, alla fine, non gli resta che suonare con la sola imboccatura mentre l’opera giunge ad una conclusione entusiasmante.
Nella seconda frazione, invece, si è esibito il Coro Amatoriale Vulturis Cantores, per l’occasione accompagnato sia dal M° Giuseppe Pace al pianoforte che dal membro della compagine Luciano De Rosa alla chitarra.
Anche la Corale ha offerto un programma brillante e variegato. Andando a proporre L’Ave Maria di Bach- Gounod scritta nel 1859 da Gounod, sovrapposta al Preludio n. 1 di Bach.
Composto circa 137 anni prima, il famoso “ Coro a bocca chiusa” tratto dall’Opera Madama Butterfly”, noto come uno dei momenti più celebri dell’intera opera, il brano “ I Got Rythm” di G. Gershwin , brano popolare in seguito divenuto uno standard jazz, per chiudere con una ballata che racconta la storia di un italo-americano che tornato in patria va contro gli strereotipi del proprio paese insegnando il “ Mambo”.