Ottenere le prestazioni sanitarie dovute entro i termini previsti dalla legge.
Nasce con questo scopo lo sportello Sos Salute, un’iniziativa del Circolo La Scaletta di Matera e dell’Associazione “Fatti non foste” di Montescaglioso.
È stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Matera nella sede del Circolo La Scaletta e a cui hanno preso parte i presidenti del Circolo La Scaletta, Franco Di Pede, dell’Associazione Fatti non foste, Angelo Andriulli, che è anche componente del Consiglio Direttivo de La Scaletta, e Angela Maria Bitonti presidente nazionale dell’Adu, Associazione per la tutela dei diritti umani.
Lo Sportello è uno strumento per garantire l’attuazione della Legge 124 del 29 aprile del 1998 che prevede la possibilità di chiedere all’Asl lo svolgimento in regime di intramoenia, con pagamento a carico del sistema sanitario regionale, delle visite mediche che le strutture sanitarie pubbliche non sono in grado di erogare nei tempi previsti.
Il provvedimento affida al medico curante la decisione di individuare il grado di urgenza con cui i servizi richiesti devono essere erogati: si passa da un livello U di urgenza (in cui i servizi devono essere erogati nel giro di 3 giorni); ad un grado B (breve) in cui l’esame deve essere eseguito in 10 giorni dalla richiesta; ad un grado D (differibile), con cui si designa una prestazione da eseguire entro 30-60 giorni; ed un ultimo grado P (programmabile), in cui i tempi di attesa dell’indagine si prolungano a 120 giorni.
Nel caso in cui le strutture pubbliche non siano in grado di rispettare le tempistiche previste, i cittadini possono chiederne il rispetto inviando per pec o raccomandata una domanda in forma scritta al direttore generale dell’Asl chiedendo l’erogazione delle prestazioni sanitarie in regime di intramoenia con spese, eccedenti il ticket, a carico del servizio sanitario regionale.
Il Circolo Culturale La Scaletta e l’Associazione Fatti non foste, attraverso lo Sportello Forum Sos Salute, garantiscono il supporto informativo e operativo ai cittadini che volessero attivare l’interlocuzione con l’Asl.
Lo sportello sarà attivo, per il momento nelle città di Matera e Montescaglioso. Ci sono state richieste di adesione da parte di altre associazioni operanti nei comuni di Miglionico, Pomarico, Policoro e Ferrandina. Nelle strutture opereranno solamente volontari che si rendono disponibili a dare una mano ai cittadini senza richiedere alcun contributo.
Per attivare i servizi del Forum è sufficiente telefonare, o inviare sms o whatsapp, ai numeri: 351/057663 per Matera e 379/2849799 per Montescaglioso.
I volontari fisseranno un appuntamento a cui basterà presentarsi con la prescrizione medica e, se fornita dal Cup, la data prevista della visita o dell’esame diagnostico da effettuare. Lo sportello verificherà l’eventuale inadempienza denunciata e predisporrà l’invio delle richieste alla direzione generale e a quella dell’Ufficio relazioni con il pubblico delle aziende sanitarie regionali.
“L’iniziativa – ha spiegato il presidente de La Scaletta, Franco Di Pede – si inserisce nell’ambito delle attività promosse dal Circolo sul tema della Sanità e ha lo scopo di offrire un servizio ai cittadini che non conoscono le possibilità che garantisce loro la legge. E’ necessario che si intervenga per mitigare gli effetti delle lunghissime liste di attesa per gli esami e le visite che in Basilicata, come in altre regioni, sono diventate un’emergenza”.
“E’ purtroppo, esperienza comune – sottolinea il Presidente dell’associazione Fatti non foste e componente del direttivo de La Scaletta, Angelo Andriulli – come le liste di attesa si protraggono oltre l’ arco temporale stabilito dalla legislazione vigente con grave vulnus allo stato di salute dei cittadini. Per scarsa conoscenza delle norme legislative vigenti, i cittadini che si vedono fissare un esame, indipendentemente dal grado di urgenza, in tempi biblici, per affrontare e confidare di risolvere i propri problemi di salute, vengono lasciati in balia di se stessi, venendo costretti ad “arrangiarsi”: si cerca il professionista amico, o ci si rivolge a strutture private convenzionate, o si salta il fosso e si paga la prestazioni richiesta in una struttura privata. Noi abbiamo voluto con l’apertura di questo sportello offrire un’opportunità per vedere tutelato un diritto fondamentale”.
“L’organizzazione dei servizi sanitari – ha evidenziato l’avvocato Angela Maria Bitonti, presidente nazionale dell’associazione Diritti umani – non può pregiudicare l’attuazione di un diritto fondamentale sancito nella nostra Costituzione. Un concetto riconosciuto dal Tribunale di Matera in una sentenza che costituisce un precedente in Italia, nell’ambito di una causa che ho promosso per tutelare una paziente che, non riuscendo a prenotare una prestazione sanitaria attraverso i canali previsti, è stata costretta a rivolgersi all’Autorità Giudiziaria. Per questo vediamo di buon occhio l’apertura degli Sportelli del Forum Sos Salute promossi dal Circolo La Scaletta e dall’Associazione Fatti non foste”.
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)