L’attesa visita di Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, apre uno spiraglio, accompagnato da una posizione unitaria dei sindacati. Tuttavia, dobbiamo avere la consapevolezza che i fatti accaduti, dagli esodi incentivati all’organizzazione del lavoro, dalle scelte industriali all’impatto sull’indotto lasciano ferite sul territorio”. Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Piero Lacorazza, evidenziando che: “Dentro queste ferite cresce il malessere sociale, destinato ad acuirsi quando gli incentivi all’esodo finiscono gli effetti e degradano gli ammortizzatori sociali. Contratti di solidarietà e riduzione dei salari fanno il resto”.
“La visita di Carlos Tavares – sottolinea Lacorazza – non sana l’accaduto. Dopo che un pezzo di crisi si è consumata si inizia a giocare la partita? Saremo attenti. Qui sta il compito del Governo nazionale in particolare, affiancato dal Governo regionale, all’interno di un rilancio complessivo del settore dell’automotive. L’attenzione delle istituzioni, il ruolo del sindacato e delle imprese saranno fondamentali nei prossimi mesi affinché, appunto, si arrivi a livelli di produzione che reggano sul mercato e non lascino indietro nessuno, logistica compresa”.
“Infine, a pochi giorni dalle elezioni europee, – aggiunge il consigliere regionale – si amplifica il confronto sulla transizione ecologica. Ma questo dibattito che andrà ripreso deve tenere al centro un giusto equilibrio tra la battaglia ai cambiamenti climatici, i cui effetti sulla salute rischiano di far pagare un prezzo troppo alto ai nostri figli, e la tutela del lavoro per evitare di affamare i padri e le madri. Questo confronto, tuttavia, non potrà subire condizionamenti e ricatti, ma partire dal presupposto che politiche industriali e investimenti, sostegni e incentivi dovranno essere orientanti a una giusta e necessaria transizione ecologica. Sarebbe il caso di iniziare a discuterne, istruendo e preparando il dibattito con audizioni di parti sociali nelle Commissioni e in Consiglio regionale. Il Presidente Bardi nomini la Giunta e dopo l’insediamento riferisca in Consiglio regionale”.
Potenza, 5 giugno 2024