Tari a Matera, Abiusi (Ambiente e Legalità): “Quando arriverà la tariffa puntuale?”. Di seguito la nota integrale.
Il principio costantemente affermato è che chi inquina paga e cioè :pago per quanti rifiuti produco!
Per essere rispettosi del principio alcuni comuni hanno introdotto la “tariffa puntuale”
I comuni che hanno applicato la tariffa puntuale hanno diviso il costo per ciò che riguarda le utenze domestiche in: quota fissa in base ai metri quadri dell’immobile,quota variabile in base agli occupanti e quota puntuale in base agli svuotamenti correttamente differenziati. Sarebbe possibile adottarla anche a Matera perchè i contenitori in dotazione ai cittadini sono microcippati ed è quindi possibile quantificare i rifiuti prodotti ma questo non trova applicazione eppure è stato un tema molto sviluppato in campagna elettorale e venne ribadito nel regolamento unificato di applicazione dell’imposta municipale propria (nuova IMU) e della tassa sui rifiuti (TARI).approvato in Consiglio Comunale ad Aprile del 2021 quando questa amministrazione si era appena insediata.
Il costo relativo alla gestione dei rifiuti: raccolta e smaltimento, deve essere integralmente coperto dalla TARI sta ai comuni stabilire le tariffe per i singoli contribuenti sulla base del peso che viene dato alle varie componenti del costo. In particolare si mira a ridurre la quantità dei rifiuti prodotti riducendo gli imballaggi e vietando l’uso della plastica mono uso; si fa ricorso, ormai, in via marginale alle discariche ed agli inceneritori. L’obbiettivo finale è il riutilizzo della materia riducendo il consumo di quella vergine. La recente legislazione europea rafforza la gerarchia dei rifiuti, imponendo agli Stati membri l’adozione di misure specifiche che diano priorità alla prevenzione- riduzione della quantità di rifiuti-, al riutilizzo e al riciclo rispetto allo smaltimento in discarica e all’incenerimento, è l’economia circolare! Entro il 2025 il 55% dei rifiuti dovrà essere riciclato per arrivare entro il 2035 al 65%. La quantità di rifiuti prodotti è divenuta una rilevazione oggettiva con l’adozione della piattaforma ORSO- osservatorio regionale sulla gestione dei rifiuti- che è una piattaforma informatica predisposta dalla Regione Lombardia ed alla quale la Basilicata ha aderito nel 2017. Il costo di produzione relativo alla gestione del rifiuto è divenuto più preciso con parametri curati da ARERA e gestiti a livello regionale da EGRIB. Fatta questa premessa veniamo alla TARI- Tassa sui Rifiuti Urbani- che gli utenti pagano per assicurarsi il servizio.
L’indagine che la Uil ha rilevato è risultata molto utile perchè ha fatto emergere alcune difformità tra i due capoluoghi di provincia della Regione Basilicata. Dal 2018 al 2023 Potenza ha registrato un incremento del costo pari al 69,2% mentre per Matera l’incremento è stato del 25,6%.
Il costo finale è passato a Matera da 318,86 euro del 2018 a 400,49 euro del 2023 mentre a Potenza da 154,47 euro del 2018 a 261,50 euro del 2023 per utente medio.
La rilevazione è stata fatta sulle Utenze domestiche con una famiglia composta da 4 componenti, un appartamento di 80 mq ed un reddito ISEE di 25 mila euro. Come è possibile che a parità di costo del servizio che si aggira sui 15 milioni di Euro annuo ci sia una differenza così notevole a carico delle famiglie materane? Alla famiglia materana i rifiuti costano il 53% in più rispetto ad una identica famiglia di Potenza. Come è possibile?
Semplice la famiglia materana paga anche i rifiuti prodotti da bar, ristoranti ed alberghi ed infatti il costo della Tari che è a carico delle Utenze Domestiche è calcolato per il 55%, il resto, il 45% ,è a carico delle attività imprenditoriali; a Potenza il rapporto è più che capovolto perchè il 37% è a carico delle Utenze Domestiche ed il 63% resta a carico delle attività imprenditoriali. Fatta chiarezza e senza voler polemizzare si applichi la tariffa puntuale, i 5 stelle se lo erano dato come obbiettivo. Quando si potrà sperare di averla? Detta in parole povere la tariffa puntuale concretizza un principio di equità affermato universalmente e cioè ognuno paga per l’inquinamento prodotto e quindi per la quantità puntuale dei rifiuti prodotti.