Rapporto Bankitalia, Lorusso (Cia-Agricoltori): “Criticità della situazione impone tempi rapidi nella ricostituzione della Giunta Regionale con l’assessore alle Politiche Agricole”. Di seguito la nota integrale.
Il rapporto della Banca d’Italia sull’economia regionale evidenzia le debolezze del comparto agricolo lucano perché non può certamente essere motivo soddisfacente la crescita, in base ai dati Istat sulle coltivazioni, nel 2023, di quasi tutte le principali produzioni agricole regionali rispetto al 2022. In particolare, le variazioni più rilevanti segnalate da Banca d’Italia hanno riguardato le coltivazioni di ortive e quelle di frutta; la produzione di olive da tavola e da olio è invece rimasta stabile. Ad affermarlo è Giovambattista Lorusso, presidente Cia-Agricoltori Potenza per il quale l’indicatore più allarmante è il calo del 5,2% in un anno del Valore Aggiunto prodotto dall’agricoltura e stimato in 749 milioni di euro. Sono in particolare le numerose calamità naturali a partire dalla peronospora che ha prodotto danni soprattutto negli areali dell’ aglianico e la foraggicoltura per il comparto zootecnia con evidenti fenomeni speculativi per approvvigionamenti e i continui-crescenti costi aziendali, primi fra tutti quelli energetici – aggiunge Lorusso – che hanno pesato e pesano sulle aziende agricole che hanno comunque confermato i 4.600 occupati stabili. Resta sempre aperta la criticità credito: alla fine del 2023 i prestiti bancari erogati al settore produttivo hanno registrato una contrazione dell’1,9 per cento su base annua, riflettendo soprattutto la riduzione del credito relativo alle relazioni banca-impresa già in essere a inizio anno. L’andamento ha risentito della debole domanda di finanziamenti e della maggiore rigidità dei criteri di offerta. I prestiti sono risultati sostanzialmente stabili per le imprese medio-grandi, mentre hanno registrato un calo marcato per quelle più piccole (-7,4 per cento). Incoraggiante – commenta Lorusso – è l’incremento dell’export delle nostre produzioni agricole di qualità (più 4%) per un ammontare di 55 milioni di euro a conferma del potenziale per arrivare a nuovi mercati. La criticità della situazione impone tempi rapidi nella ricostituzione della Giunta Regionale con l’assessore alle Politiche Agricole. Il Piano Agricolo Alimentare 2024-2027 per la Basilicata che la Cia-Agricoltori Basilicata ha presentato nell’assemblea regionale di aprile – continua Lorusso – contiene un’ analisi del fabbisogno e contestualmente indica le specifiche azioni programmatiche progettuali per affrontare le emergenze insieme a quelle di medio e lungo periodo. Indicazioni e proposte della Cia diventano la “bussola” delle politiche di programmazione nel comparto agricolo individuando specifiche azioni sulle fonti finanziarie a sostegno del Piano Agricolo. Per concretizzare la proposta di piano agricolo regionale è necessario un cambio di rotta immediato da parte della Regione Basilicata per rispondere alle richieste congiunturali del settore per delineare in prospettiva un futuro che consenta di migliorare la capacità produttiva, redditi dignitosi, sviluppo delle aree rurali, sostenibilità economica, ambientale e sociale. Per realizzare tutto ciò è necessario far convergere una serie di fattori oltre che appropriate risorse che mettono al centro delle politiche di sviluppo il settore agricolo”.