“La legge sull’autonomia differenziata penalizzerà ulteriormente la Basilicata e il Mezzogiorno, minando l’unità del Paese. Si apra un dibattito pubblico in Basilicata e i governatori delle Regioni del sud facciano rete affinché il governo nazionale faccia dietrofront per tutelare i territori da questa sciagurata decisione. La contrarietà espressa dal presidente della Regione Calabria, di Fi, attenzionata anche dal presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, è un segnale che il governo nazionale non può ignorare. Non è una questione partitica ma di sopravvivenza stessa del Paese. Non può esistere il nord senza il sud. Vedere parlamentari della Lega festeggiare in aula sbandierando qualche vessillo padano, oltre che irrispettoso verso istituzioni e cittadini, è indice dell’elevato livello di allarme sul crescente antimeridionalismo che potrebbe esplodere portando il Paese indietro di sessant’anni. Come Cgil attiveremo tutti gli strumenti democratici a disposizione per evitare che le prospettive dell’Italia siano compromesse in maniera irrimediabile. Chiediamo dunque al governo regionale della Basilicata di valutare ogni iniziativa istituzionale utile a questo scopo, a cominciare dalla possibilità di promuovere, sulla base dell’articolo 127, secondo comma, della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale a tutela della sfera di competenza della Regione”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata Fernando Mega intervenendo sulla legge sull’autonomia differenziata approvata in via definitiva.
Giu 19