Siccità, Andretta (Amministratore unico Aquedotto Lucano): “La crisi idrica potrebbe acuirsi. Faccio appello agli utenti ad un uso razionale delle risorse idriche”. Di seguito la nota integrale.
“In Basilicata la crisi idrica potrebbe acuirsi per effetto di ulteriori progressive riduzioni degli apporti sorgentizi e considerando, altresì, la coincidente e non favorevole situazione del livello degli invasi, faccio appello, fin da subito, a fare un uso razionale delle risorse idriche”. E’ l’invito rivolto agli utenti della Basilicata dall’amministratore unico di Acquedotto lucano, Alfonso Andretta, alla luce del fatto che “in regione la risorsa idropotabile addotta dagli schemi di approvvigionamento primari si sta progressivamente riducendo a causa soprattutto del modesto apporto sorgentizio dovuto agli scarsi afflussi meteorici”. L’amministratore unico di Acquedotto Lucano segnala che “i consumi negli abitati sono superiori alle medie, anche a causa del consumo improprio della risorsa, in particolar modo nelle zone rurali dove spesso è utilizzata per irrigare orti e annaffiare giardini, a volte anche attraverso prelievi non autorizzati”. A tal proposito Andretta nei giorni scorsi ha raccomandato i sindaci sulla necessità “di promuovere iniziative improntate ad uno scrupoloso utilizzo della risorsa idropotabile, al fine di evitare un grave pregiudizio agli interessi della collettività”. Di qui l’invito ad emettere ordinanze ” di divieto di prelievo e consumo di acqua potabile per irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati; lavaggio di aree di pertinenza, cortili e piazzali; lavaggio di veicoli, macchine ed attrezzature e riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino. In sostanza tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico ed igienico sanitario”.
La Basilicata è, insieme alla Sicilia, la regione italiana dove è maggiore la perdita di risorsa idrica (leggi spreco) nella rete. Sentire questi appelli da parte di chi dovrebbe essere custode della preziosa risorsa contribuendo, inoltre, al ripristino di condizioni ottimali per evitare sprechi e perdite inaccettabili, suona veramente come un insulto al buon senso e alla decenza. Cosa è stato fatto negli ultimi 20 anni per ridurre perdite della rete? Cosa si intende fare nei prossimi anni con le ingenti risorse che, a iniziare dal PNRR, sono state messe a disposizione?
È pur vero che abbiamo avuto dalla fine del 2023 ad oggi un periodo caratterizzato da scarsissime precipitazioni, anche nevose, con conseguente minor accumulo di acqua nelle dighe, ma è pur vero che le perdite lungo il tragitto dalle dighe fino ai campi da irrigare e’ qualcosa di incredibile. Ci sono perdite nelle tubazioni da molti anni a cui non si è provveduto alle necessarie riparazioni. In un terreno di mia proprietà ci sono perdite in 3 punti distanti pochi metri tra loro, da anni, senza che da parte del consorzio di bonifica ci sia stato un intervento per eliminare dette perdite nonostante i ripetuti solleciti.
Stessa cosa in altri fondi nelle vicinanze, senza contare gli scarichi che fanno defluire l’acqua nei fossi.