Sabato 6 luglio 2024 alle ore 21 nella Casa Cava nei Sassi di Matera è in programma lo spettacolo teatrale “Occhi – Frammenti di un Antigone” a cura della Compagnia KTM Kill The Museum APS di Amelia (Terni), drammaturgia e regia di Flavio Cipriani, responsabile artistico della UILT (Unione Italiana Libero Teatro), con Aldo Manuali, Luisiana Pondi, Michela Magnatti, voce recitante Franco Picchini, luci Lauro Antioniucci, aiuto regia Cielo Pessione Fabrizi, costumi Isabella Sensini, grafica Roberta Boccacci.
L’evento è organizzato da UILT Basilicata APS.
Info e prenotazioni: Cartoleria Montemurro in via delle Beccherie n.69 a Matera, telefono 0835,333411 – biglietto 10 euro.
Note di regia
“La trovammo appesa per il collo al laccio ritorto del fine tessuto della veste”
Per secoli il teatro si è nutrito dei medesimi miti, delle medesime vicende, dei medesimi personaggi. Il fascino di un’opera nuova costruita su un tema antico, nello specifico un Antigone, era da ricercarsi nella rielaborazione dell’archetipo e nei significati specifici di cui la rielaborazione si faceva portatrice.
Il rapporto con il modello costituiva un elemento importante del gioco drammatico.
Oggi la riproposta di un testo desunto dalla tradizione culturale si carica di significati ancora maggiori, operazioni di questo tipo non essendo più costume, quando si verificano sollecitano l’attenzione ermeneutica, come interpretazione non solo di un testo ma della esistenza umana, riservata ai fatti insoliti ”
(tratto dal ciclo di conferenze Tradimenti – Terni 2023)
Ultimo sguardo in uno spazio buio, uno sguardo che ci guarda e che di rimando costruisce il nostro sguardo. Gli occhi come organo deputato alla vista, lo sguardo come momento amplificato, ancora più completo che coinvolge ed organizza altri livelli oltre a quello organico riservato alla vista. Lo sguardo è anche visione e visioni, J. Lacan parla di schisi tra occhio e sguardo, sottolineando appunto la differenza tra occhio e sguardo.
Nei nostri tempi difficili, approssimativi nel dedicare spazio a riflessioni ed attivazione di necessarie azioni, si è perduto il tempo dedicato allo sguardo.
Flavio Cipriani regista e drammaturgo