Si chiama Phenolab, si legge eccellenza tecnologica e scientifica lucana. Prima in Italia come piattaforma cardine dell’iniziativa nazionale PhenItaly, brilla nella branca della fenomica delle piante che studia le caratteristiche osservabili dall’interazione tra genotipo e ambiente.
Illustrata nell’ultimo episodio di Alsia Porte aperte in Podcast, Phenolab è localizzata nel Centro Ricerche Metapontum Agrobios nel Campus di Metaponto e consente di studiare caratteristiche importanti delle colture agricole, tra cui la risposta delle piante agli stress e l’efficacia di molecole come fitostimolanti, fertilizzanti e fitofarmaci, nonché per valutare la fitotossicità di nuovi principi attivi. Molteplici i campi di applicazione della piattaforma: ad esempio, le ditte sementiere la usano per selezionare genotipi nelle fasi iniziali del breeding, mentre i costitutori varietali per valutare nuove linee.
“Ispirata alla diagnostica per immagini umana e animale, la piattaforma Phonolab è la punta di diamante per l’innovazione e le tecnologie ad alta efficienza di cui disponiamo – dichiara Aniello Crescenzi, direttore dell’Alsia. Sebbene il sequenziamento genomico sia avanzato rapidamente grazie alle moderne tecnologie, l’analisi fenotipica rimane lenta e laboriosa, con costi e tempi elevati. Oggi, però, i progressi – aggiunge Crescenzi – sono molto evidenti nello studio del fenotipo delle piante, grazie alle tecnologie ad alta efficienza che includono piattaforme automatizzate con sensori ottici per l’acquisizione e l’analisi delle immagini digitali per condurre studi non distruttivi e dinamici del fenotipo.
Le piattaforme attuali comprendono sia sistemi in ambienti controllati, con configurazione “Plant to Sensor” e “Sensor to Plant”, sia infrastrutture in pieno campo che vanno da postazioni fisse fino a macchine mobili o droni provvisti di sensori.
Le immagini digitali analizzate nei diversi spettri del campo elettromagnetico, quali visibile, infrarosso e ultravioletto, forniscono dati sulle caratteristiche del fenotipo in modo molto accurato e rapido impiegando tecniche avanzate di analisi di immagine, come ad esempio Intelligenza Artificiale e Deep Learning.
Queste tecnologie – conclude Crescenzi – permettono di studiare le piante in dettaglio senza interferire con il loro sviluppo, garantendo misurazioni robuste e precise. Le applicazioni di plant phenomics sono cruciali per l’adattamento delle colture ai cambiamenti climatici e per l’agricoltura di precisione, contribuendo così a rispondere alle sfide globali della sostenibilità e della sicurezza alimentare. Attraverso Phenolab, l’ALSIA supporta progetti di ricerca e sviluppo per imprese ed enti di ricerca, e consente l’accesso alla piattaforma a giovani ricercatori nazionali e internazionali, per poter effettuare i loro studi”.