Recensione di Sergia Dimarzo, volontaria di Potenza, del servizio civile universale del romanzo “Un amore da dimenticare” di Vito Coviello”. Di seguito la nota integrale.
Sergia Di Marzo, Volontaria del Servizio Civile Universale
Durante il processo di trascrizione del libro “Un amore da dimenticare” ho avuto il privilegio di entrare in contatto con l’autore, Vito Coviello, in un modo che va oltre la semplice trasposizione delle sue parole su carta. Piuttosto che dedicarmi al contenuto del romanzo, il quale riflette il tema della partenza dalla
propria terra e del viaggio nella sua dimensione antropologica, come esperienza fondante per il protagonista Cosimo, desidero approfondire la dinamica che ho avuto modo di osservare tra Vito e la sua opera.
L’impronta evidente di Vito, sia nella stesura che nella revisione finale del romanzo, è testimonianza della sua determinazione e della sua passione per l’arte della narrazione. La scelta di preferire termini,
tempi verbali ed espressioni più comuni nel linguaggio parlato, seppur sorprendenti in un contesto letterario, ha contribuito a creare un’opera autentica ricca di ricordi e sensazioni propri dell’autore. È stato
sorprendente constatare la sua capacità di ricordare dettagli specifici, date e situazioni narrate nei vari capitoli, impressi nella sua memoria con una chiarezza cristallina. In definitiva, la mia esperienza di trascrizione mi ha permesso di apprezzare il lavoro e la persona di Vito Coviello da un punto di vista privilegiato. Ha dimostrato la sua
dedizione e la sua passione nel dare vita a un romanzo che va al di là delle semplici parole e avventure narrate, trasmettendo emozioni e riflessioni che continueranno a risuonare nelle lettrici e nei lettori
nel tempo.