“L’emergenza siccità in Basilicata sta assumendo dimensioni drammatiche. Anche nel Vulture-Melfese le produzioni stanno letteralmente morendo di sete. Fra le eccellenze dei ridetti territori è opportuno ricordare gli ortaggi di qualità come il pomodoro e altre specialità, ma anche la frutta, nello specifico le percoche a pasta gialla”, ha precisato Andrea Badursi, presidente dell’Organizzazione di produttori (OP) Asso Fruit Italia con aziende agricole associate in Basilicata e in altre regioni italiane.
“Per quel che riguarda la Basilicata le aziende agricole dei nostri associati – densamente presenti nei diversi areali agricoli lucani- stanno vivendo una fase a dir poco critica. Segnali non incoraggianti giungono anche dagli operatori dell’industria,aziende come Eugea Mediterranea S.p.A. hanno espresso forti preoccupazioni sulla disponibilità di acqua necessaria per assicurare i processi industriali di trasformazione alimentare dei prodotti ortofrutticoli”
Si registra, da Sud a Nord della Basilicata, la totale insufficienza di risorsa idrica legata a contingenze come la siccità ma anche ai purtroppo noti limiti strutturali della rete idrica.
Le perdite coinvolgono le reti presenti nell’intera regione, pertanto sono inevitabilmente inficiati i livelli di approvvigionamento. A ciò vanno ad aggiungersi altre criticità strutturali che interessano le opere necessarie al corretto funzionamento in fase contenitiva degli invasi”.
“Il comparto ortofrutticolo del periodo si è fermato e quel che è peggio, come riferito dai nostri associati, anche i progetti aziendali futuri rischiano di essere pesantemente compromessi dall’attuale situazione”, ha aggiunto Badursi.
Il presidente dell’Organizzazione di produttori, con sede a Scanzano Jonico, ha poi concluso: “La richiesta che registriamo fra le tante aziende associate è quella di aprire un serio e fattivo confronto senza esitazioni con gli organi preposti alla governance della preziosa risorsa. Come OP stiamo già avviando le interlocuzioni affinché si trovino le soluzioni più appropriate per fronteggiare l’emergenza attuale e si pianifichi il futuro. Sul tavolo c’è un intero comparto e ci sono aspettative di lavoro e sociali che non possono essere in alcun modo sacrificate”.