Il Presidente Anci, avvocato Andrea Bernardo, illustra brevemente l’argomento relativo alle intervenute criticità legate alla risorsa idrica in Basilicata, Regione notoriamente ricca di acqua, con una situazione che diventa sempre più difficoltosa e simile a quella già vissuta nell’estate e nell’autunno dell’anno 2008.
Criticità sollevate già da tempo dalle associazioni di categoria dei coltivatori, degli agricoltori e degli allevatori zootecnici.
Tant’è che il 23 maggio scorso, al fine di affrontare in maniera preventiva l’acuirsi dell’emergenza idrica che investe il comparto agricolo e zootecnico, il Capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta, di concerto con gli assessorati all’ambiente e alle politiche agricole ha tenuto un incontro in Regione al quale hanno partecipato anche i rispettivi Direttori generali, l’Amministratore del Consorzio di Bonifica della Basilicata e il rappresentante dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, al fine di fornire possibili scenari di ripartizione delle risorse idriche.
Incontro, ad oggi apparso infruttuoso, tant’è che le associazioni di categoria e alcuni rappresentanti dello stesso Consorzio facevano pervenire note preoccupate anche ad Anci Basilicata sulla mancanza di risorsa idrica per il comparto agricolo e zootecnico.
Pertanto, a tal riguardo, con nota del 14 giugno 2024 (Protocollo 173/Pz/P/AB), inviata per conoscenza a tutti gli enti a vario titolo interessati alla gestione della risorsa idrica, si chiedeva all’Amministratore del Consorzio di Bonifica la convocazione di un’Assemblea volta a pianificare la distribuzione dell’acqua, nel contempo esortando il Presidente della Regione Basilicata ad attivare un Tavolo permanente con tutti i soggetti a vario titolo interessati alla gestione dell’acqua pubblica, al fine di porre in essere una puntuale programmazione di distribuzione delle scarse risorse idriche tra i diversi comparti della società civile ed economico-produttiva. Nota rimasta inevasa!
Di conseguenza, in data 20 giugno 2024, nell’indire il Consiglio Direttivo per il successivo 26 giugno, l’argomento veniva posto prioritariamente all’ordine del giorno, anche stante la progressiva riduzione della risorsa idropotabile, che aveva portato l’Amministratore Unico di Acquedotto Lucano, in data 19 giugno, a chiedere ai Sindaci di adottare ordinanze improntate ad uno scrupoloso uso dell’acqua al fine di evitare susseguenti gravi pregiudizi alla collettività (richiesta peraltro fatta propria anche dai Prefetti), così da preservare la maggior quantità di risorsa idrica disponibile e garantire i fabbisogni primari per l’uso alimentare, domestico ed igienico-sanitario.
Nei giorni successivi, la situazione si aggravava ulteriormente per 28 Comuni Lucani, come veniva comunicato dall’Amministratore Unico in data 24 giugno, tra cui il Capoluogo di Regione e 24 Comuni della Provincia di Potenza e tre Comuni della Provincia di Matera (per complessivi 180mila abitanti), a causa di un guasto ad alcune pompe sull’impianto di sollevamento dello schema idrico Basento-Camastra.
In conseguenza a detta ultima problematica, nella mattinata odierna tenevo un incontro in Acquedotto Lucano con il Direttore Tecnico, anche in vista della riunione organizzata in Prefettura per le ore 16.00 odierne.
Dai predetti incontri/riunioni emergeva che 28 Comuni avrebbero subito distacchi di acqua programmati per almeno ulteriori 15 giorni, tempo necessario a ripristinare le pompe vecchie ed attendere le nuove pompe da installare.
Nel contempo, l’Amministratore Unico ed i Tecnici di Acquedotto Lucano rappresentavano una situazione critica per l’idropotabile, a causa della situazione climatica difficile, la quale in caso di mancanza di precipitazione potrebbe aggravarsi ulteriormente, per cui all’uopo era stato richiesto di istituire un tavolo tecnico alla Regione Basilicata e un’unità di crisi con la Protezione Civile regionale, oltreché costituita una specifica Task Force all’interno di Acquedotto Lucano. Comunque, l’Amministratore di AL esortava i Comuni ad emanare ordinanze volte a responsabilizzate i cittadini e ridurre il consumo di acqua.
In qualità di Presidente Anci, e stante la presenza della Regione Basilicata e del Prefetto di Potenza, facevo rilevare che le problematiche della risorsa idrica non erano limitate all’idropotabile e non erano causate soltanto dalla rottura delle pompe di sollevamento. Infatti, vengono ripetutamente segnalate dai cittadini e dalle amministrazioni comunali rilevanti perdite alle condotte idriche e diffusi sprechi a causa di una gestione poco oculata e agli scarsi investimenti di questi ultimi anni.
Comunque, la siccità è evidente da tempo ed urgono azioni immediate e concrete volte a garantire l’idropotabile durante i caldi mesi estivi, durante i quali la popolazione nei Comuni lucani tende a crescere notevolmente.
Inoltre, si evidenziava la necessità di garantire un’adeguata risorsa idrica anche agli agricoltori e agli allevatori, nonché alle attività produttive ed industriali, pertanto si rinnovava la richiesta alla Regione Basilicata, per la quale era presente il Capo di Gabinetto, di istituire un Tavolo permanente, nel quale inserire anche i rappresentanti Anci, che definisse i fabbisogni e ripartisse la risorsa idrica esistente, sino a conclusine dell’emergenza.
Comunque, si chiedeva all’Amministratore Unico di Acquedotto Lucano di inserire anche Anci nella Task Forse e di convocare un’Assemblea dei Soci monotematica.
Il Capo di Gabinetto declinava la competenza di numerosi enti pubblici (regionali – sub regionali – statali) in tema di risorsa idrica, con conseguente difficoltà da parte della stessa Regione Basilicata di interloquire organicamente con tutti, da ultimo Acque del Sud Spa e il Commissario alla Siccità; assicurando che la Regione Basilicata avrebbe posto in essere tutto quanto necessario per risolvere o mitigare le problematiche in essere; compresa la convocazione del tavolo tecnico dell’Accordo di programma sulle risorse idriche con Regione Puglia e Governo.
L’Amministratore Unico di Acquedotto Lucano, nell’assicurare che, in ordine all’idropotabile, si stanno ponendo in essere tutte le azioni necessarie volte a ridurre al minimo i disagi per la collettività, rappresentava che il deficit idrico in Basilicata è di 195 milioni di metri cubi rispetto all’anno 2023 (486 milioni di metri cubi), pertanto le principali dighe lucane contengono solo 291 milioni metri cubi di risorsa idrica.
Ciò, a causa della scarsità di precipitazioni piovose e nevose durante l’anno, delle ondate di caldo torrido con punte di 40 gradi che ne favoriscono l’evaporazione, del notevole incremento di uso di acqua; in specie, gli invasi lucani, nell’ultima settimana, sono calati di oltre 20 milioni di metri cubi d’acqua.
Cifre che da sole spiegano l’emergenza.
Ad oggi, la situazione dei principali invasi Lucani risulta la seguente:
Monte Cotugno 162 milioni di metri cubi d’acqua (ovvero -117 rispetto all’anno 2023);
Pertusillo 94 milioni di metri cubi d’acqua (ovvero -17 milioni rispetto all’anno 2023);
San Giuliano 22 milioni di metri cubi d’acqua (ovvero -47 milioni rispetto all’anno 2023).
Il Consiglio Direttivo, a seguito di articolata e lunga discussione, delibera di:
Ø Ribadire la richiesta volta alla Regione Basilicata di istituire un Tavolo permanente sul tema, che comprenda tutti gli enti a vario titolo interessati, al fin di porre in essere tutte le iniziative volte ad assicurare la scarna risorsa idrica disponibile tra i diversi comparti della società civile: per uso idropotabile, irriguo, di abbeveraggio e per tutte le attività economico-produttive e manifatturiere;
Ø Chiedere all’Amministratore di Acquedotto Lucano l’indizione dell’Assemblea dei Soci, di cui fanno parte i Comuni, avente quale ordine del giorno la risorsa idropotabile e gli interventi/investimenti di breve e medio periodo da porre in essere per limitare perdite/sprechi e garantire l’acqua alla collettività;
Ø Chiedere all’Amministratore di EGRIB analoga indizione dell’Assemblea dei Soci, stante le proprie funzioni di programmazione, pianificazione e controllo dell’uso delle risorse idriche;
Ø Chiedere all’Amministratore del Consorzio di Bonifica di convocare l’Assemblea Consortile, al fine di conoscere le disponibilità idriche e programmarne l’utilizzo;
Ø Invitare le Amministrazioni comunali, che non avessero ancora adempiuto, ad emanare i provvedimenti chiesti dall’Amministratore di Acquedotto Lucano, volti ad un uso responsabile della risorsa idrica ed alla riduzione dei consumi, nonché porre in essere un’attività di controllo puntuale e costante.
Nota a margine.
Il Presidente informa, essendo stato il presente verbale redatto in data 1° luglio 2024, che alle ore 18.00 odierne si è tenuta la Riunione del Tavolo tecnico per la crisi idrica, al quale ha partecipato da remoto, che ha visto la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali che in questi giorni hanno dovuto affrontare la crisi idrica, sia per quanto riguarda la risorsa potabile che irrigua: Prefetture di Potenza e di Matera, Protezione Civile Regionale, ASM ed ASP, Acquedotto Lucano, Consorzio di Bonifica, Acque del Sud Spa e Autorità di Bacino Distrettuale competente, con il suo osservatorio, alla dichiarazione di severità idrica per la Regione Basilicata.
Il Tavolo ha fornito il punto sulla situazione idrica, anche al fine di verificare la possibilità di chiedere lo stato di emergenza regionale ai fini di protezione civile; in quanto lo status di emergenza, così come già dichiarato dalle Regioni Sicilia e Calabria, consentirebbe una maggiore incisività delle azioni necessarie a fronteggiare la grave emergenza idrica in atto.
Nel corso dell’incontro, è stato delineato dai presenti il quadro complessivo delle grandi difficoltà contingenti per quanto riguarda la fornitura di acqua ad uso civile, le quali -ammesso vengano risolte in tempi rapidi- vanno affrontate con una programmazione di medio e lungo periodo; in quanto, i dati della risorsa idrica invasata e delle previsioni meteo sul medio-lungo tempo non sembrano affatto positivi per la soluzione del problema.
La siccità in atto, che pare riguarderà sempre più il territorio lucano, costituirà il presupposto per formulare al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile una richiesta articolata e motivata che porterà alla dichiarazione dello stato di emergenza, auspicando che tale percorso possa esser breve.
Pertanto, si è chiesto all’Osservatorio dell’Autorità di Bacino di misurare nuovamente, con estrema urgenza, la quantità di risorsa idrica disponibile e i relativi fabbisogni, così da potersi valutare se vi siano, come par esservi, gli estremi per la dichiarazione di severità idrica.
Il Consiglio Direttivo si è svolto alla presenza dei seguenti componenti:
NOMINATIVO |
COMUNE |
RUOLO ANCI |
Andrea Bernardo |
Colobraro |
Presidente e Consigliere Nazionale Anci |
Felicetta Lorenzo |
Rapone |
Componente Direttivo e Coordinatore Piccoli Comuni |
Nicola Morea |
Irsina |
Componente del Direttivo con delega ai Piani Sociali |
Viviana Cervellino |
Genzano di L. |
Componente Direttivo con delega alle Parità di genere |
Gerardo Larocca |
Brindisi di M. |
Componente Direttivo con delega Agricoltura |
Franco Mollica |
Venosa |
Componente Direttivo con delega Energia e Ambiente |
Fernando Picerno |
Potenza |
Componente Direttivo |
Nicola Sabina |
Pietragalla |
Componente Direttivo |
Antonio Murano |
Barile |
Componente Direttivo con delega ai Parchi |
Maria Felicia Bello |
Armento |
Componente del Direttivo con delega alla Montagna |
Antonio Rizzo |
Viggianello |
Componente del Direttivo |
Renato Iannibelli |
San Costantino A. |
Componente del Direttivo |
Carmine Nigro |
Gorgoglione |
Componente del Direttivo |