I sindacati Cgil, Uil, Filcams Cgil Potenza e UilTucs esprimo preoccupazione per gli affidamenti del controllo degli impianti termici della Provincia di Potenza a società esterne. Nello specifico si tratta della determina del 28 giugno scorso con la quale la Provincia di Potenza procede all’affidamento del servizio di noleggio del Software per l’aggiornamento del catasto degli impianti termici, per un periodo di 12 mesi, e per un importo di 15.840 euro alla Società New Energy Company Nec srl e dell’affidamento dell’attività di ispezione degli impianti termici della Provincia di Potenza, “aventi carattere di indifferibilità ed urgenza”, alla società facente capo a Daniele Di Bello, per il periodo giugno- settembre 2024 per un corrispettivo pari a complessivi 4.000 euro.
Ciò avviene nonostante il ruolo ricoperto da APEA Srl, la società partecipata della Provincia di Potenza che, rispettando i requisiti previsti dalla normativa in vigore, svolge un servizio di interesse generale per conto dell’Ente (monitoraggio e controllo degli impianti termici – “Operazione Caldaia Sicura”; attività di supporto tecnico agli Uffici provinciali “Ambiente” – Istruttorie AUA – e “Pianificazione Territoriale” (progetti Internazionali, espropri, atti amministrativi). La società viene utilizzata da 21 anni per la produzione di servizi rilevanti e i dipendenti (età media superiore a 50 anni) hanno tutti acquisito un’esperienza consolidata nel settore.
I sindacati avevano già espresso preoccupazione per il Piano operativo di razionalizzazione della società Apea Srl approvato dal Consiglio provinciale a fine dicembre 2023 in quanto, pur non prevedendo espressamente la liquidazione dell’agenzia, prevedeva una rimodulazione che avrebbe potuto mettere a repentaglio gli attuali undici posti di lavoro. Da qui la proposta delle organizzazioni sindacali di ripartire dall’affidamento di Caldaia Sicura, che a regime potrebbe garantire un introito di 600-700.000 euro, a cui si possono aggiungere altre commesse in modo da rendere la società più sostenibile da un punto di vista finanziario.
Gli affidamenti appena approvati, invece, vanno contro ogni proposta dei sindacati, gettando nuovamente un’ombra sulla sopravvivenza dell’agenzia e la salvaguardia dei posti di lavoro, portando alla liquidazione della società e al licenziamento dei dipendenti, in barba agli sforzi finora sostenuti per assicurare il passaggio degli stessi dipendenti in ApiBas spa. I sindacati proclamano pertanto lo stato di agitazione permanente con presidio dei lavoratori all’interno dei locali di Apea e chiedono la revoca della chiusura aziendale fino alla riassegnazione delle attività.
Cgil, Uil, Filcams Cgil e UilTucs chiedono infine un incontro urgente al presidente di Apea e al presidente della Provincia di Potenza, affinché si faccia chiarezza sulle ultime decisioni assunte e sul futuro dell’agenzia nonché dei suoi lavoratori.