Il Sindacato CUB (Confederazione Unitaria di Base) invita i consiglieri regionali a sostenere la vertenza di lavoratrici e lavoratori Tis ed Rmi lucani in occasione del Consiglio regionale in programma il prossimo 5 luglio. Di seguito la nota integrale.
Abbiamo appreso che il 5 luglio 2024 si terrà la seconda riunione dei consiglieri regionali di Basilicata eletti ad Aprile.
Forse non tutti i consiglieri regionali eletti sapranno della vertenza in corso delle lavoratrici e dei lavoratori Tis e Rmi di Basilicata. Tutti però avranno visto la tenda messa in piedi dai lavoratori a pochi passi dal palazzo del governo regionale, che sta lì da 500 giorni.
Una tenda che rende manifesta un’ingiustizia grandissima.
Anche l’ex assessore alle attività produttive Michele Casino di Forza Italia che per ultimo si è occupato della vicenda delle lavoratrici e dei lavoratori Tis e Rmi sembrava essere sulla stessa posizione ea suo dire non ha potuto completare il lavoro avviato per mancanza dei tempi tecnici.
Adesso che le campagne elettorali sono finite, che i tempi tecnici ci sono tutti, che si passi finalmente dalle promesse ai fatti concreti e tangibili. Il nostro auspicio è che i consiglieri eletti e i nuovi componenti della giunta regionale si diano da fare affinché i lavoratori Tis e Rmi possano fare passi avanti rispetto alla situazione attuale.
Forse non tutti sanno che dopo la morte di due lavoratori fra le fila dei Tis e Rmi registrate negli anni passati, i lavoratori, senza nemmeno essere inquadrati in un contratto di lavoro, continuano a rischiare la propria vita in attività richieste.
Proprio l’1 luglio scorso un lavoratore Rmi che svolgeva il proprio lavoro nel Comune di Bella ha rischiato di perdere un braccio smontando e rimuovendo i pannelli di lamiera pubblicitari che sono serviti per le ultime campagne elettorali.
La Cub chiede un contratto di lavoro per questi lavoratori.
Il nostro appello e il nostro invito a tutti i consiglieri è quello di sostenere le ragioni delle lavoratrici e i lavoratori Tis e Rmi a partire dal prossimo consiglio regionale, incalzando magari anche il presidente Bardi, affinché le lavoratrici e i lavoratori Tis e Rmi possano realmente fare dei passi avanti.