Sifus Confali Basilicata: riconoscimento dello stato di calamità nel Metapontino non può attendere i tempi della classe politica che ha vinto le regionali. Di seguito la nota integrale inviata da Domenico Sodo e Maurizio Grosso rispettivamente Segretario Regionale e Generale del SiFUS.
Le lungaggini circa la definizione del Governo Regionale e quindi, la lunghissima fase di “non governo”, stanno determinando danni su danni alla popolazione lucana, a partire da quello legato alla mancata attivazione delle procedure atte a riconoscere lo stato di calamità ai produttori delle aziende agricole del Metapontino che nei giorni scorsi hanno subito ingenti danni dalle violente grandinate. Mentre ancora i partiti che hanno vinto le elezioni non riescono a costruire un Governo all’altezza delle sfide della fase storica, gli agricoltori del Metapontino piangono lacrime amare poiché hanno subito sia perdite totali della produzione sia danni di carattere strutturale (non è dato sapere quanti anni ci vorranno perché gli alberi di albicocche tornino a produrre). I danni hanno riguardato anche i braccianti agricoli impegnati nella fase della raccolta poiché hanno perduto le apposite giornate lavorative. Per queste ragioni la classe politica che ha vinto le elezioni abbia uno scatto d’orgoglio e si sbrighi a costituire il Governo regionale in maniera da accelerare le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità nel Metapontino. Il riconoscimento dello stato di calamità non rappresenterà certamente la panacea per le aziende danneggiate ma il segnale concreto di aiuto che dimostra che ancora lo Stato c’è. Auspichiamo che anche Cgil, Cisl e Uil sostengano il nostro sollecito.