Venerdì 12 luglio alle 18.30 negli spazi espositivi della Momart Gallery in piazzetta de Idris nei Sassi di Matera si inaugura “Dreams for Breakfas” la mostra personale dell’artista Markéta Šenkyřík, rilegatrice e illustratrice originaria della Repubblica Ceca, ma che dal 2020 vive e lavora a Bernalda. Ha studiato design dei libri a Ostrava, e Belli Arti a Clermont-Ferrand in Francia. Poi l’arrivo a Londra dove ha lavorato per Shepherd’s Bookbinders e co-gestito uno spazio d’arte indipendente, il 139Artspace. Come illustratrice, tra i suoi lavori, figura l’ edizione limitata di 24 libretti illustrati utilizzati come presentazione della sceneggiatura per il progetto cinematografico Megalopolis di Francis Ford Coppola, commissionato dal regista. L’ ultima mostra, a cura della storica dell’arte Merisabell Calitri, è “Ho sognato di essere il tuo Paesaggio Natìo” esposta nel maggio scorso nelle sale della Pinacoteca comunale d’Arte Moderna di Bernalda.
A Matera nell’ esposizione curata della direttrice artistica della Momart Gallery Monica Palumbo, l’artista parla di trasformazione, di identità e di intimità, di spiritualità declinata in chiave comunicativa. E’ il femminile che subentra in una quotidianità in cui il corpo, persa la sua mercificazione, diviene linea sinuosa immersa in uno spazio indefinito, elemento dotato di una vibrante e potente energia capace di oltrepassare immaginari confini. Dai disegni di Šenkyřík emerge una delicatezza declinata tramite l’uso di colori tenui, rarefatti, eterei, come eteree sono le linee che donano concretezza al suo pensiero; immagini che svaniscono l’una nell’altra, fondono tra loro e con ciò che le circonda. Riferimenti visivi comuni e riconoscibili necessitano di essere indagati con lo sguardo di chi è in grado di andare oltre la forma e carpirne, mediante il proprio sguardo interiore, il principio celato. Nascita, vita, piacere, dolore, felicità e gratitudine sono le fondamenta su cui si erge la poetica dell’artista, esplicita e diretta ma, nel contempo, dotata di un’estrema delicatezza tale da suscitare, in chi guarda, emozioni contrastanti, forti e sincere. Tramite le opere di Markéta Šenkyřík dunque la forma diventa sostanza minimale, pulita, diretta e trasformata, una condivisione di esperienze di vita come atto devozionale, un dono che muta in azione catartica ed esprime il puro significato dell’essere madre, donna, corpo e anima.
La mostra resterà aperta fino al 15 settembre. Il testo critico è di Alessia Pietropinto.