L’Ispettorato del Lavoro di Potenza-Matera al termine di controlli eseguiti in Basilicata con forze dell’ordine e Aziende Sanitarie Locali ha disposto la sospensione di due stabilimenti balneari per la presenza di tre lavoratori “in nero”.
A carico degli imprenditori sono state riscontrate violazioni anche in materia di obblighi di sorveglianza sanitaria.
Un altro lavoratore “in nero” è stato scoperto durante controlli in alcuni pubblici esercizi della Val d’Agri con “la conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale”.
Di seguito i particolari.
Proseguono senza sosta le attività dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza-Matera di contrasto al lavoro sommerso e al caporalato.
Diverse e articolate le operazioni messe in campo negli ultimi giorni dall’Ufficio diretto dal dottor Michele Lorusso. Nell’ambito di una campagna di controlli su tutto il territorio nazionale, gli ispettori del lavoro e i carabinieri del Nucleo Ispezioni del Lavoro hanno proceduto a ispezionare, tra le altre attività, diversi stabilimenti balneari della costa tirrenica e ionica della regione nelle giornate del 5 e 6 luglio 2024.
Individuati in totale ventiquattro lavoratori di cui tre trovati ‘in nero,’ circostanza questa che ha fatto scattare il provvedimento di sospensione dell’attività per due delle quattro imprese oggetto delle verifiche. Ulteriori violazioni della norma sono state riscontrate a carico dei medesimi soggetti imprenditoriali in materia di obblighi di sorveglianza sanitaria.
Il 3 luglio anche in Basilicata è stata eseguita per competenza territoriale la vasta operazione che a livello nazionale ha portato al controllo di oltre trecento imprese del settore agricolo. Come ha avuto modo di dire la Ministra del Lavoro Marina Calderone, si è trattato della più imponente azione di contrasto al caporalato realizzata in una sola giornata.
Tra le province di Potenza e Matera sono state visitate dagli ispettori del lavoro e dai carabinieri del Nucleo ispezioni del lavoro cinque aziende, tutte irregolari in relazione agli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro. Venti sono stati complessivamente i lavoratori trovati.
Nella serata del 4 luglio è stata condotta un’operazione cosiddetta ad ‘Alto impatto’, in collaborazione con la Questura di Potenza e con il coinvolgimento della Guardia di Finanza e dell’Azienda Sanitaria di Potenza che ha portato al controllo di quattro attività imprenditoriali nel capoluogo di regione nel settore dei pubblici, per un totale di sei lavoratori trovati. Per tre delle quattro aziende sono state rilevate violazioni delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Analogamente, nella serata del 6 luglio, con il supporto del comando di Compagnia dei Carabinieri di Viggiano sono stati effettuati controlli di pubblici esercizi in Val d’Agri con l’individuazione di una posizione lavorativa ‘in nero’ con conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale oggetto della verifica.
Infine, nella giornata dell’8 luglio, nell’ambito del progetto nazionale “Alt Caporalato D.U.E.”, una task force composta da ispettori del lavoro, carabinieri del lavoro e funzionari dell’OIM – Organizzazione Internazionale per la Migrazione – ha sottoposto a controllo alcune aziende agricole della fascia metapontina. È stato individuato un lavoratore ‘in nero’ privo di permesso di soggiorno e già soggetto a decreto di espulsione dal Paese.
Quest’ultima operazione, che proseguirà nei prossimi giorni, si aggiunge alle diverse settimane già messe in campo nelle due province lucane, nell’ambito del medesimo progetto, a partire dal mese di marzo del 2024 che hanno portato a risultati significativi sul piano del contrasto al fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori, specie stranieri extracomunitari.