Il progetto “ReStart: Riqualificazione Digitale per il Futuro del Lavoro”, progetto interregionale, condiviso da Uil, Sicurform Italia Group e l’Università di Foggia, con l’intero partenariato sostenitore e selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale – è stato presentato oggi nella sala conferenze della Uil regionale.
Il progetto è destinato a disoccupati o inoccupati tra i 34 e i 50 anni residenti in Basilicata e punta a offrire percorsi formativi gratuiti e personalizzati nel settore digitale, al fine di acquisire e sviluppare competenze, conoscenze e abilità digitali specifiche in modo semplice e intuitivo.
Ad illustrare gli obiettivi, Vincenzo Tortorelli (Segretario Generale UIL Basilicata), Concetta Santarsiero (Infap Basilicata), Michele De Santis (Direttore Sicurform Italia); collegata in web Barbara Francia (Responsabile Gestione Enfap Italia).
Il progetto è stato selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale. Il Fondo per la Repubblica Digitale è nato da una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri) e, in via sperimentale per gli anni 2022-2026, stanzia un totale di circa 350 milioni di euro. È alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. L’obiettivo è accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese. Per attuare i programmi del Fondo – che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dall’Fnc (Fondo Nazionale Complementare) – a maggio 2022 è nato il Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata da Acri.
Per il segretario della Uil Tortorelli “si tratta di un’opportunità formativa per un target di persone (34-50 anni) che si trovano ai margini del mercato del lavoro. La formazione – ha aggiunto – è un “pezzo” significativo del Piano del Lavoro che presenteremo al Presidente Bardi e alla nuova Giunta perché senza uno strumento di programmazione che contenga scelte industriali e per lo sviluppo produttivo anche figure professionali con competenze specifiche, soprattutto nel digitale, non troveranno occupazione. La Uil oltre ai giovani guarda alle persone considerate “più fragili” interpretando la “mission” di sindacato di comunità che si è data in occasione del recente Consiglio Confederale di fine giugno nel centro della Caritas a Tito Scalo. L’ “ascensore sociale” è da tempo bloccato soprattutto per quelle generazioni di persone che hanno perso il lavoro o hanno un’occupazione precaria e alla quali vogliamo ridare dignità. Dunque una nuova iniziativa che intendiamo portare avanti a partire da un servizio di “info desk” per quanti sono interessati a presentare la candidatura e attraverso un partenariato di competenze ed esperienze”.
“ReStart” – ha spiegato Michele De Santis, Direttore di Sicurform Italia Group – offrirà ai 200 partecipanti (30 lucani) una formazione completa e personalizzata che si adatta alle esigenze individuali e al livello di preparazione iniziale. Difatti, grazie alla definizione di un “Piano Formativo Individuale”, i partecipanti saranno messi in condizione di acquisire e sviluppare competenze, conoscenze e abilità digitali specifiche in modo semplice e intuitivo. Il progetto si distingue per un approccio innovativo che integra le tecnologie più avanzate con metodi di formazione flessibili, sia online che in presenza, garantendo un accesso capillare grazie alla vasta rete di strutture locali dei partner coinvolti. “I percorsi – ha sottolineato – si caratterizzano per la sartorialità costruita con moduli on line semplici e intuitivi che forniscono, oltre alle competenze digitali, tutte le soft skills e le Life skills che il mondo del lavoro tende sempre più a considerare come reale valore aggiunto in ogni risorsa umana e professionale. E questa parte del percorso non potrà che essere erogata, per la sua stessa natura, attraverso moduli in presenza. Al termine del percorso formativo -ha riferito De Santis – saranno rilasciati attestati e certificazioni differenti che rafforzeranno i curricula personali e faciliteranno l’incrocio domanda-offerta di lavoro”.
Concetta Santarsiero (Infap Basilicata) ha espresso l’auspicio che “siano coinvolte numerose donne lucane che dopo la pandemia sono state fortemente penalizzate e in molti casi costrette a decidere tra lavoro e famiglia. Per le donne che vivono nei nostri piccoli paesi è questa un’opportunità per acquisire quelle competenze digitali oggi ancora più necessarie per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione e poter partecipare e sentirsi a tutti gli effetti cittadine”. Grazie alla sua rete territoriale estesa e capillare Re-Start – ha detto Santarsiero -intende amplificare la portata e l’efficacia del progetto, assicurando al contempo che esso sia radicato nella realtà e nelle esigenze delle comunità locali e del mercato del lavoro, rendendo l’iniziativa non solo un progetto di formazione, ma un vero e proprio ponte tra formazione e occupazione. Il partenariato gioca un ruolo cruciale nel successo del progetto Re-Start, fungendo da pilastro fondamentale per la sua efficacia e portata. Questa collaborazione strategica, formata da una rete di organizzazioni locali (Uil ed Enfap Italia) assieme ad altre entità, offre una copertura territoriale estesa”.
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