Cristiana De Filippis, trentunenne materana docente e ricercatrice di Analisi matematica all’Università di Parma, ha ricevuto oggi il Premio della European Mathematical Society, il più importante e prestigioso riconoscimento della matematica europea. Le è stato consegnato stamattina al Teatro della Maestranza di Siviglia in apertura dello European Congress of Mathematics, il principale appuntamento della matematica in Europa che si tiene ogni quattro anni e il cui comitato quest’anno era presieduto da Re Felipe VI di Spagna.
Come molti dei maggiori premi per la matematica anche quello attribuito dall’EMS ha un limite di età, in questo caso 36 anni: la professoressa De Filippis lo ha ricevuto a soli 31 anni. È attribuito ogni 4 anni a dieci matematiche e matematici europei, ed è comunemente visto come il più probabile “predittore” della Medaglia Fields, considerata il Nobel della matematica, che ha invece come limite di età 40 anni.
Il Premio EMS, inaugurato nel 1992 e caratterizzato da un “albo d’oro” ricco di figure di altissimo livello scientifico, è stato vinto finora soltanto da quattro tra matematiche e matematici italiani; di questi uno solo lavora in Italia, alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, e si trovava al CNR all’epoca del Premio. L’assegnazione a Cristiana De Filippis è quindi un evento di portata storica per la matematica in Italia e per l’Università di Parma, che diventa la prima università italiana a vedersi arrivare il premio più ambito della disciplina in Europa.
«Sono estremamente onorata di ricevere questo premio così ambito – commenta Cristiana De Filippis – e che rappresenta un riconoscimento non solo per me ma anche per il gruppo di ricerca di cui faccio parte, che negli anni ha fatto di Parma una realtà internazionalmente riconosciuta nell’ambito della Matematica. Per me è stato davvero fondamentale lavorare col gruppo di Analisi Matematica di Parma presso il quale ho trovato un’atmosfera favorevole e stimolante, colleghi eccezionali e con una grande disponibilità a valorizzare il talento dei più giovani. In particolare, i risultati riconosciuti col Premio EMS si inseriscono in una linea di ricerca tradizionalmente coltivata all’Università di Parma e che avevo già avuto modo di conoscere durante il mio dottorato a Oxford, dove i risultati dei matematici parmigiani sono molto noti e sviluppati. Avere l’opportunità di interagire sin da subito con alcuni leader del settore come quelli che lavorano a Parma ha rappresentato per me un grande vantaggio e un grande stimolo che mi ha poi convinta a ritornare in Italia. Spero in futuro di continuare in modo molto proficuo il lavoro già svolto qui e contribuire alla crescita ulteriore della nostra realtà».
«Grazie alle sue ricerche, d’impatto mondiale, Cristiana De Filippis è una delle matematiche più note e apprezzate della sua generazione, ed è regolarmente invitata a tenere conferenze in molte delle più prestigiose Università del mondo. Averla con noi è un grande orgoglio per l’Università di Parma, che in lei ha una “testimonial” straordinaria e anche un esempio per tante giovani e tanti giovani. Il suo curriculum è a dir poco incredibile – osserva il Rettore Paolo Martelli – e i numerosi premi che le sono stati assegnati già così giovane sono un riconoscimento a lei e anche alla scuola di matematica del nostro Ateneo, che annovera gruppi di ricerca di grande considerazione internazionale e che nella Professoressa De Filippis ha una delle proprie punte di diamante».
Alla base della motivazione ufficiale del premio ci sono gli “eccezionali contributi” dati da Cristiana De Filippis alla Teoria della Regolarità ellittica; in particolare, le ricerche svolte a Parma con Giuseppe Mingione sulla teoria delle equazioni ellittiche. Alla docente e al docente Unipr si deve infatti la risoluzione di alcuni problemi, legati alla validità della teoria di Schauder nel caso non uniformemente ellittico, che erano rimasti aperti per decenni, con l’introduzione di approcci completamente differenti da quelli usati in precedenza a partire dagli anni Venti del Novecento per il caso uniforme.
Il premio a Cristiana De Filippis rappresenta il punto più alto di un’impressionante serie di prestigiosi riconoscimenti che la giovane ricercatrice è andata conseguendo negli ultimi anni, come il G-Research Prize ricevuto a Oxford nel 2019, Il Premio Iapichino dell’Accademia dei Lincei nel 2020, il Premio Internazionale per la Cultura Mediterranea della Fondazione Carical nel 2023 e il Premio Bartolozzi nel 2024, uno dei due premi “storici” dell’Unione Matematica Italiana. La prof.ssa De Filippis è stata inoltre eletta nella corte inaugurale, di soli 30 componenti in Europa, della European Mathematical Society Young Academy nel 2023, e la rivista Forbes l’ha inserita nella lista delle 100 donne italiane di successo del 2023. Secondo la banca dati dell’American Mathematical Society, Cristiana De Filippis risulta essere una delle persone più citate della matematica mondiale nella sua generazione.
Cristiana De Filippis è oggi considerata una delle principali esperte di regolarità per equazioni differenziali. Si tratta di un settore in cui ricercatrici e ricercatori dell’Università di Parma hanno ottenuto negli anni risultati di risonanza internazionale, aprendo filoni di ricerca che oggi sono sviluppati in decine di università in tutto il mondo e che hanno portato il gruppo di Analisi matematica parmigiano a essere tra quelli di maggiore impatto secondo tutte le banche dati. Questa intensa attività ha condotto in visita a Parma decine di esperte ed esperti di fama mondiale e numerose/i giovani che sono venuti a perfezionarsi. Tra loro anche Cristiana De Filippis, la cui collaborazione con le ricercatrici e i ricercatori dell’Università di Parma è iniziata già negli ultimi anni del suo dottorato a Oxford, dopo aver scritto alcune pubblicazioni che sviluppavano risultati e tematiche inizialmente introdotte a Parma.
Mentre nell’edizione 2020 dell’EMS Prize l’Italia era rimasta a bocca asciutta, quest’anno è stata premiata anche un’altra ricercatrice italiana: Maria Colombo, 35 anni, dal 2021 professoressa ordinaria di Analisi matematica al Politecnico di Losanna. Anche questo premio ha un forte legame con Parma: Maria Colombo ha infatti scritto i suoi lavori più citati proprio con due docenti di Analisi matematica dell’Università di Parma, ancora Giuseppe Mingione e Paolo Baroni.