Il 3 luglio scorso, l’INPS ha conseguito la Certificazione di Parità di genere, diventando una delle prime Amministrazioni pubbliche e la più grande in Europa a raggiungere questo importante traguardo.
Questa certificazione, introdotta dalla legge n. 162/2021 all’interno del Codice delle Pari opportunità come requisito per riconoscere e promuovere, a partire dal primo gennaio 2022, le organizzazioni più virtuose, attesta la conformità delle politiche aziendali (e la loro effettiva attuazione) agli standard internazionali, volti a ridurre il divario nelle opportunità tra donne e uomini, a promuovere la parità salariale, a gestire le differenze di genere e a tutelare la maternità.
L’iter di rilascio della certificazione è durato due anni, durante i quali l’AFNOR Italia, Ente certificatore accreditato, che opera secondo la prassi UNI/PdR 125:2022, ha condotto un’analisi dei dati e delle politiche messe in campo da INPS, esprimendo, al termine dell’AUDIT, un punteggio molto elevato nel raggiungimento dei diversi KPI (Key Performance Indicators).
Anche la Direzione regionale Basilicata è testimone dei risultati di queste politiche di genere.
Il 53,6% dei dipendenti è di sesso femminile. Per quanto riguarda le carriere apicali, nell’area della Dirigenza le donne occupano il 60% dei posti disponibili e nell’area dei funzionari con ruoli di responsabilità, il 55,8%. Anche nella area dei Professionisti si registra netta parità tra lavoratrici e lavoratori.
Inoltre, nel 2023, si è registrato, per la Basilicata, un aumento del personale femminile del 13,49% rispetto al 4,20% del personale maschile.
Benedetta Dito, Direttrice dell’INPS di Basilicata, ha dichiarato: “L’INPS è fortemente impegnato sui temi della parità di genere, della conciliazione vita lavoro, del supporto alla genitorialità, e ciò è testimoniato dalla certificazione ottenuta.
Questi obiettivi sono portati avanti dalle nostre strutture anche in favore delle comunità locali, come è confermato dall’accordo di collaborazione concluso, lo scorso anno, tra la Sede INPS di Potenza e il centro antiviolenza “Casa delle donne Ester Scardaccione” e dall’adesione della Sede INPS di Matera al Protocollo “Rete Donna” formalizzata il 28 giugno scorso. Questi protocolli consolidano un collegamento diretto fra le sedi INPS e i Centri Antiviolenza, allo scopo di accompagnare le vittime di violenza in un percorso, personalizzato e protetto, di accesso alle prestazioni erogate dall’Istituto, attraverso l’immediato coinvolgimento delle strutture dell’INPS.
Anche per il 2024, l’INPS, per il ruolo che ricopre nel tessuto economico e sociale dei nostri territori, per l’autorevolezza che esprime e per le energie che può dispiegare, vuole essere concretamente in prima fila nella lotta contro le violenze di genere, coinvolgendo il proprio personale affinché sia protagonista positivo e attivo di un vero e proprio cambio di passo, di una lotta reale”.
L’adesione al sistema di Certificazione di Parità di genere consente all’INPS di distinguersi come esempio virtuoso, non solo nel settore produttivo, ma anche all’interno dell’ecosistema pubblico.