Ripristinare il trattino per un centro-sinistra che torni vincente in Italia e in Basilicata. Di seguito la nota integrale inviata da Giovanni Petruzzi, coordinatore regionale Mozione Cuperlo PD Basilicata.
Al netto delle giravolte tattiche renziane, la suggestione suscitata dall’abbraccio tra Schlein e Renzi nella recente partita del cuore e l’adesione di Italia Viva al comitato promotore del referendum abrogativo della famigerata Legge sull’Autonomia Differenziata, indicano un percorso politico, che sarebbe da stolti sottovalutare.
Il centro-sinistra in Italia è risultato vincente, nel 1996 e nel 2006 in entrambe le occasioni con l’Ulivo di Prodi, quando si è fondato sull’alleanza strategica tra due soggetti distinti (i DS di sinistra ed il PPI o Margherita di centro), oltre a sensibilità di varia matrice, tra cui quella ambientalista, ed ha utilizzato il trattino per separare il centro dalla sinistra.
Da quando, nel 2007, il trattino è stato eliminato e c’è stata la fusione a freddo con l’amalgama mal riuscito chiamato PD, si sono accumulate sconfitte o non vittorie come nel 2013.
Allo stato, nonostante nella gestione del partito non brilli (emblematico il trattamento riservato alle scorse elezioni regionali lucane), devo riconoscere che Elly Schlein sta dando un’impronta autenticamente di sinistra al Pd.
La contestuale crescita di AVS attesta che va consolidandosi anche un soggetto ambientalista e di sinistra radicale.
Quello che manca alla futura alleanza di centro-sinistra per essere competitiva e tornare a vincere è un soggetto riformista e liberale nitidamente di centro, ma non ondivago e, per dirla con Aldo Moro, che abbia permanentemente lo sguardo a sinistra.
Una siffatta coalizione, che dovrebbe inglobare anche l’anima innovativa e movimentista rappresentata da un M5S depurato dalle scorie dell’antipolitica, potrebbe costituire un’alternativa di governo credibile e vincente per chiudere l’oscurantista parentesi della Destra meloniana, sia in Italia che in Basilicata.