“Apprendiamo da notizie di stampa del 16 luglio che sarebbe avvenuto un guasto sulla linea interna al perimetro afferente al pozzo denominato CF8 di ENI nel Comune di Calvello in data 26 giugno scorso e, che a seguito di una manovra operativa propedeutica al riavvio del pozzo, vi è stata la perdita di una fase prevalentemente gassosa con tracce di fluidi contenti idrocarburi”. Al riguardo ENI, dichiarano i Consiglieri regionali del PD, Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza e Piero Marrese, in data 26 giugno avrebbe segnalato l’accaduto ad Arpab, al Comune, alla Regione, alla Provincia, all’Asp e al Prefetto e, sempre secondo Eni, starebbe eseguendo la messa in sicurezza del sito interessato dall’incidente.
La dinamica dell’incidente, continuano i Consiglieri Dem, e la confusa successione temporale dei fatti e la ripetitività di tali accadimenti, suscitano nell’opinione pubblica grande perplessità e forte preoccupazione sulla tenuta ambientale dei luoghi e dei paesaggi con le inevitabili conseguenze nefaste sulla salute di ognuno. Per questo abbiamo presentato una interrogazione urgente al Presidente Bardi e alla giunta regionale, in quanto è cosa acclarata che l’aggressività delle componenti nocive presenti negli idrocarburi rappresenta un pericolo costante per le colture, per i corsi d’acqua e per i territori interessati.
Di fronte a questi presupposti nella interrogazione abbiamo chiesto di essere informati su quali iniziative intendano intraprendere, d’intesa con Arpab e Azienda Sanitaria, per chiarire pubblicamente quanto accaduto e dettagliare gli interventi posti in essere dall’Eni e dagli Enti pubblici coinvolti e fornire ai Sindaci interessati, alle associazioni e all’opinione pubblica nel suo complesso dati certi ed informazioni puntuali su un eventuale inquinamento dei luoghi e dell’ambiente circostante con le eventuali ed inevitabili ricadute sulla salute e sul benessere dei cittadini. Abbiamo chiesto di capire anche perché l’Arpab e la stessa Regione Basilicata hanno informato l’opinione pubblica dell’incidente solo il 16 luglio us. (ed in seguito ad un meritorio servizio giornalistico), considerato che l’Eni ha informato le Istituzioni e gli Enti interessati (Arpab e Regione compresi) già il 26 giugno e, data la frammentarietà delle informazioni ufficiali fornite, chiarire l’esatto territorio interessato dall’incidente ed oggi oggetto di interventi di bonifica da parte di Eni. Infine abbiamo chiesto di conoscere gli interventi di prevenzione e di controllo messi in campo da Arpab finalizzati a mitigare le conseguenze di tali incresciosi accadimenti e garantire l’opinione pubblica sulla salubrità dell’aria, del territorio e dell’ambiente nel suo complesso, concludono i Consiglieri regionali del Partito Democratico.
Lug 17