Il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli, intervenendo alla conferenza stampa del Comitato per il referendum contro l’Autonomia Differenziata, ha spiegato il percorso concordato con 45 tra partiti e associazioni, che vede le sedi della Uil e della Cgil impegnate in un supporto organizzativo grazie alla rete capillare della presenza sindacale sui territori. Un percorso – ha detto Tortorelli – che ha visto da mesi Uil e Cgil presenti in numerose iniziative, presidi della Regione e manifestazioni e per quanto riguarda la Uil, dopo il seminario di marzo a Matera con la segretaria confederale Ivana Veronese, l’approvazione del documento dell’Esecutivo Nazionale da parte del Consiglio Confederale Regionale il 28 giugno scorso a Tito. Il nostro giudizio – ha continuato – è netto. Si tratta di una riforma che rischia di scavare un’ulteriore profonda frattura tra i diversi territori e di accentuarne i divari, fino ad arrivare vicino alla “disgregazione” del nostro già fragile Stato nazionale, aumentando le disuguaglianze sociali e territoriali. Tutto questo con ricadute ancora più pesanti sui servizi per cittadini lucani, a partire da quelli sanitari. Non ci possiamo permettere che i diritti di cittadinanza siano garantiti a seconda della zona geografica in cui si nasce o si risiede. Per questa ragione – ha detto ancora Tortorelli – la Uil sarà in prima fila a dialogare con lavoratori e cittadini in una battaglia che non ha nulla di ideologico e che riguarda il presente e il futuro della nostra comunità. Sarà l’occasione per assolvere alla nostra “mission”: far diventare il nostro il sindacato di comunità, rafforzando i valori di appartenenza e di partecipazione, che sono i valori storici del riformismo della UIL. Comunità, una parola che per noi significa condividere con le lavoratrici, i lavoratori e tutte le persone l’obiettivo comune del bene collettivo, duramente colpito dalla legge di Autonomia Differenziata che pertanto va abrogata.