Nulla di nuovo sotto il cielo!
Con la nascita della nuova giunta al Comune di Potenza quello che emerge, in tutta evidenza, sono le vecchie congreghe di palazzo e i vecchi gruppi economici dominanti e quelli emergenti della città e della regione.
Quelli che emergono in tutta evidenza, anche per la scelta degli uomini e delle donne che vanno a comporre la Giunta sono i Macchia, i Chiorazzo, i Postiglione, i De Filippo.
Telesca? Sembra uno messo lì per svolgere il ruolo di mediatore.
E gli altri componenti la Giunta?
Persone che più che per le loro competenze e la loro professionalità sembrano scelte in ragione di equilibri politici e di specifici interessi economici.
Purtroppo le aspettative di cambiamento nella politica comunaleper la città di Potenza e per i suoi cittadini sembrano già tradite.
Quello che emerge con prepotenza sono le vecchie logiche di potere, i nuovi gruppi economici dominanti e i vecchi capibastone.
Uno scenario squallido e deprimente che lascerà in giro, a breve, tantissime vittime a partire da coloro che hanno creduto alla possibilità di un cambiamento nelle scelte degli uomini, dei programmi e dello stesso modo di amministrare la città.
Purtroppo era già evidente, ancor prima delle elezioni, l’impossibilità di poter concordare un programma di governo della città stante la presenza di soggetti avvezzi alle più spregiudicate operazioni, ai capitomboli e agli opportunistici riadattamenti di specie.
Altro che “campo largo” dalle belle e progressive sorti prospettate e di possibili coalizioni che di sinistra conservano ormai solo il nome.
Ormai tutto si è disvelato perché siamo difronte ad una Giunta nominata dai Poteri Forti della Città che nessuno spazio lasceranno a programmi di rinnovamento politico, economico, sociale e culturale della città.
C’è una questione che ci pare rilevante.
A fronte delle nomine già avvenute e delle deleghe già attribuite, degli uomini e delle donne scelte per comporre la Giunta quale sarà la posizione di Basilicata Possibile?
Risolti i problemi interni con la nomina di una donna nella Giunta si risolveranno tutte le contraddizioni che già si sono manifestate oppure trarrà giuste conclusioni schierandosi all’opposizione?
Basilicata Possibile ha solo due strade: infilarsi nella palude provando ad attraversarla ma correndo il rischio di rimanere impantanata oppure collocarsi all’opposizione.
Nel primo caso i loro rappresentanti saranno costretti lungo questo percorso ad ingoiare più di qualche boccone amaro, se non velenoso, così da mandare deluse persino le aspettative della loro base elettorale.
A questo punto crediamo che la nomina della nuova Giunta al Comune di Potenza celebri un definitivo “de profundis” per le illusioni indotte e le aspettative coltivate di poter condizionare o almeno limitare “da sinistra” l’intreccio di interessi politico economici del potere egemonico del cosiddetto “campo largo”evocato e riadattato ad uso e consumo dei soliti noti.
Il ruolo di Potere al Popolo Potenza sarà quello di vigilare e di denunciare ogni tentativo volto a far regredire la partecipazione dal basso, la democrazia partecipata, il sostegno ai ceti popolari e alle famiglie in difficoltà, il lavoro e l’occupazione, la sanità e i servizi, la pace e non la guerra.
Nuova giunta Comune di Potenza, intervento Potere al Popolo
Quando Francesco Giuzio dichiara che il mancato ingresso di Basilicata Possibile nella Giunta Telesca dipende dal fatto che non sarebbero stati rispettati gli accordi viene spontaneo chiedersi quali fossero questi accordi.
Da quello che ci è dato sapere si tratta della promessa di 2 assessorati.
E quanti ne sono stati concessi? Due.
E allora rimaniamo sorpresi e ci chiediamo dove sta il problema.
Sembra nelle quote rosa ovvero nell’obbligo che starebbe in capo a Basilicata Possibile di indicare il nome di un uomo e di una donna ad assessori.
Ma allora qual’ è il problema?
Giuzio non lo dice ed evita di parlare dei problemi interni alla sua formazione politica mettendo in campo un tentativo di distrazione di massa e spostando l’attenzione dal vero problema:
la natura di questa Giunta, la sua composizione, gli uomini e le donne messe in campo, le attribuzioni delle deleghe, gli interessi economici forti e potenti e quelli politici che stanno dentro e fuori questa coalizione.
Ma su questo nemmeno una parola.
Non vedo, non sento, non parlo.
Intanto questa Giunta non è pervenuta e i giudizi sono unanimi, netti e assolutamente negativi per le persone scelte nella maggior parte dei casi al di fuori dall’area degli eletti, per il loro legame a enormi interessi economici, per l’incongruenza manifesta tra curriculum scolastici, esperienze lavorative di questi nuovi assessori e deleghe loro assegnate.
In una parola una Giunta che nasce male intrisa com’è di compromessi politici e di forti interessi economici.
E allora c’è da chiedersi cosa vorrà fare, diradate le nebbie, Basilicata Possibile.
Se stare dentro questa maggioranza in posizione subalterna per via dei condizionamenti interni ed esterni alla Giunta oppure stare all’opposizione avendo mani libere e campo largo (questo sì veramente) con la possibilità di agire in assoluta libertà.
Questo il vero dilemma e non altro con il quale dovrà confrontarsi Basilicata Possibile.
Potere al Popolo Potenza nel frattempo vigilerà.