Autonomia, Sanità, Infrastrutture, Di Pede (La Scaletta di Matera): la nuova giunta lavori sulle priorità. Si rompano gli indugi sull’ammodernamento della Statale 7: è opera strategica e prioritaria già appaltabile nei primi due tronchi. Di seguito la nota integrale.
Con la nomina della nuova Giunta regionale, la Basilicata ha finalmente un governo nella pienezza delle sue funzioni e può mettere in campo le iniziative necessarie per il rilancio dei territori.
Nel formulare i migliori auguri di buon lavoro al Presidente Bardi ed al suo esecutivo, il Circolo Culturale La Scaletta intende riproporre una serie di questioni che rappresentano, a parere dei suoi soci, delle priorità da affrontare e che ad oggi, nonostante le reiterate sollecitazioni, restano irrisolte.
Ci si augura che il rinnovato Governo Regionale recuperi un protagonismo programmatico e progettuale privilegiando investimenti che effettivamente possano rendere la Basilicata pronta alle sfide che pone, non ultima, la sciagurata attuazione del Titolo V del dettato costituzionale in merito alla devoluzione di competenze alle regioni nell’ambito della cosiddetto decreto legge sull’autonomia differenziata. Il Circolo La Scaletta auspica che la nuova Amministrazione Regionale si schieri compatta contro questa inaccettabile legge. La Costituzione può essere riformata ma attraverso un disegno organico che consenta di ridefinire funzioni e poteri, con conseguenti contrappesi, per determinare un nuovo assetto istituzionale e amministrativo dello Stato. Dalla Basilicata dovrebbe arrivare l’invito a Governo e Parlamento a fermarsi e a ragionare sull’apertura di una stagione costituente chiudendo quella delle modifiche della Carta fondamentale a colpi di maggioranza che tanto male hanno fatto e stanno facendo al Paese.
Prima questione quello della Sanità che ha bisogno di indirizzi chiari e di una riforma, non più rinviabile, in primo luogo del sistema della governance e dei processi decisionali. Accanto ai problemi che sono comuni a gran parte delle regioni del Mezzogiorno e relative alla carenza di personale medico e infermieristico, la sanità lucana deve trovare un cambio di passo nei meccanismi di gestione e di rendicontazione, oltre che nella qualità e nella quantità delle prestazioni offerte, a fronte di investimenti cospicui che ogni anno la Regione destina nel suo bilancio per la spesa sanitaria. E’ determinante che si consenta all’ospedale di Matera di tornare a svolgere il suo ruolo di Dea di primo livello per arginare l’emigrazione verso le strutture extraregionali che ormai sono divenute la regola anche per interventi di routine.
Tutta la rete ospedaliera regionale andrebbe riorganizzata secondo un modello nuovo che faccia tesoro, ma superi nel contempo, le precedenti bozze di riforma che non rappresentano una soluzione accettabile per gran parte dei territori e dei cittadini lucani.
Sul capitolo infrastrutture andrebbero finalmente superate le ambiguità riguardo al potenziamento della strada statale 7 Matera-Basentana, parte integrante dell’itinerario Murgia-Pollino. Per i primi due tronchi dell’arteria (Gioia del Colle-Matera e Matera-Bivio provinciale 3-Metaponto) SI RIBADISCE è già stato approvato lo studio di fattibilità tecnico-economica che consente in base alla normativa vigente l’appaltabilità dell’opera. Il costo stimato è di 482milioni di euro (140 per il primo tratto, 342 per il secondo). Andrebbe, invece, commissionata la progettazione del terzo lotto (5 mln sono stati stanziati con gli fsc 2024) che consentirebbe un collegamento agevole alla Strada Statale 407 Basentana, superando definitivamente le criticità idrogeologiche e di sicurezza che insistono lungo questo tracciato. Appare pertanto fuori luogo continuare a parlare, come è stato fatto in occasione della lettura delle linee programmatiche della nuova giunta, della necessità di progettare perché non è così.
Si ricorda che la Statale 7 è di gran lunga la strada a più alta intensità di traffico dell’intera regione e con indici di incidentalità elevatissimi. Altri interventi onerosissimi su altre infrastrutture che non hanno la stessa strategicità per lo sviluppo della Basilicata, pur rendendo più comoda la percorribilità lungo gli itinerari regionali esistenti, andrebbero subordinati all’attuazione di quell’adeguamento che permetterebbe di creare un collegamento tra l’Adriatico, lo Jonio e il Tirreno interamente sulla rete stradale lucana. Si ricorda inoltre che sull’argomento nell’ottobre 2023 è stata approvata dal consiglio regionale all’unanimità una mozione che impegna la Giunta “ad Inserire In sede di sottoscrizione dell’Accordo per la coesione Governo – Regione per la programmazione FSC 2021-27 la realizzazione dell’Asse viario Murgia – Pollino ed in particolare I tratti Giola del Colle – bypass Matera e bypass Matera – Svincolo SP3 per Metaponto in quanto Immediatamente cantierabili e ammissibili al finanziamento”. E’ evidente che c’è una continuità amministrativa per cui, si presume, non dovrebbe essere disattesa una volontà del Consiglio Regionale. L’auspicio è che si trovino le risorse necessarie e che si eviti la polverizzazione delle risorse avvenuta già con i finanziamenti del Fondo di Sviluppo e Coesione per concentrare gli sforzi sugli interventi realmente determinanti per lo sviluppo della Basilicata.
Altre questioni, altrettanto importanti, che riguardano la cosiddetta “questione Matera” sono state evidenziate da questo Circolo. Su di esse, inevitabilmente si ritornerà, consapevoli che non sia un buon segnale il fatto che il Governo regionale non appaia la quintessenza dell’equilibrio territoriale né l’espressione di quelle differenti sensibilità che sono parte del patrimonio lucano e che avrebbero potuto offrire diversità di vedute e di valutazione in merito alla programmazione.