Servizio di consulenza e assistenza tecnica Regione Basilicata, ritardi nella gara di appalto. Filcams Cgil e Filcom chiedono incontro urgente. Sannazzaro e Rosa: “Garantire continuità del servizio e mantenimento dei livelli occupazionali”. Di seguito la nota integrale.
I sindacati Filcams Cgil Potenza e Filcom Basilicata hanno chiesto un incontro urgente alla Regione Basilicata per fare chiarezza sulla gara d’appalto del servizio di consulenza e assistenza tecnica sui programmi di competenza regionale finanziati dai fondi F.E.S.R., F.S.E., F.E.A.S.R., F.E.A.M.P. e F.S.C. e del servizio di assistenza tecnica per le attività di chiusura regionale sul POR F.E.S.R. che doveva essere pronta entro febbraio 2024.
“Si tratta di un servizio per la Regione Basilicata di estrema importanza in quanto strettamente connesso all’erogazione dei fondi comunitari – affermano i segretari Filcams Cgil Potenza, Michele Sannazzaro e Filcom Basilicata, Donato Rosa – di conseguenza si tratta di un servizio indispensabile anche per i cittadini che beneficiano degli interventi apportati con i progetti legati a tali fondi. La questione era stata portata più volte all’attenzione del presidente della Regione Vito Bardi nella passata legislatura, senza mai convocarci. Tenuto conto che il 19 dicembre 2023 il Consiglio regionale ha approvato, all’unanimità, una mozione sull’argomento, impegnando il presidente della giunta a porre in essere azioni concrete finalizzate a dare continuità nell’erogazione del servizio di assistenza tecnica a partire dalla tutela dei tecnici coinvolti, riconoscendo la clausola sociale, è evidente che un mancato rinnovo del servizio rappresenterebbe una precisa volontà politica da parte della maggioranza a mandare a casa dei lavoratori che da anni offrono le loro professionalità e competenze per il bene pubblico, oltre a mettere a rischio l’erogazione stessa dei fondi comunitari. Chiediamo un incontro urgente al fine di garantire continuità al servizio nel rispetto dei livelli occupazionali in quanto i tempi per bandire la gara sono già scaduti. Qualora il presidente Bardi dovesse continuare a fare orecchie da mercante, ci riserviamo di mettere in atto dure forme di protesta a tutela dei lavoratori e dei cittadini”.