Giovedì 1 agosto 2024 alle ore 20,30 nell’abbazia di San Michele Arcangelo a Montescaglioso è in programma l’inaugurazione della mostra “Figure & Figurinai – Censimento – Pietre a Montescaglioso” con le opere di Tonino Campomilla, Giovanni Chiarello, Paolo Lattanzi, Vito Pace, Franco Panico, Franco Scarciofalo, Nunzio Paolo Venezia. La mostra resterà aperta fino al 30 agosto 2024.
Tra il 1976 e il 1978 nel territorio di Montescaglioso fu condotta una ricerca sulla cultura materiale e folklorica, promossa dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, con il coinvolgimento di archeologi, storici dell’arte, architetti, e antropologi.
Il risultato della ricerca è depositato presso il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma. La varietà, la ricchezza e l’originalità della produzione di oggetti d’arte devozionale e cultura materiale frutto dell’operosità montese rappresentano un vanto per la nostra Città, che ha guadagnato l’appellativo di “Santuario della cultura materiale e immateriale del Sud”.
Questa attività è ancora viva nella nostra collettività dove numerosi operatori continuano a esprimersi con una produzione da studiare, far conoscere e valorizzare.
L’associazione di promozione sociale “Fatti non foste”, a distanza di circa cinquant’anni, ha ripreso le attività di censimento e studio, ricerca e promozione della cultura materiale montese attraverso la documentazione fotografica, video e interviste.
Questa mostra vuole essere una prima restituzione alla città della ricerca realizzata finora, che vedrà esposte oltre 100 manufatti in pietra, tufo, terracotta e metallo. La mostra sarà aperta per tutto Agosto nei locali della locale Abbazia Benedettina e sarà visitabile dalle ore 10 alle ore 22 di ogni giorno. L’inaugurazione della mostra sarà preceduta, il 1° agosto alle ore 20.30, da un convegno introduttivo sul valore artistico e demoantropologico delle opere qui presentate.
Il toponimo di Montescaglioso, Mons Caveosus, identificativo della collina su cui il paese sorge, deriverebbe “dall’immensa quantità delle sue cave, distinte in grotte e cantine, sottostanti alla periferia dell’abitato” Da queste cave è stato estratto, una pietra arenaria, chiamata comunemente tufo, utilizzata dalle maestranze locali per la costruzione ed all’abbellimento con fregi, rosoni e bassorilievi dei numerosi palazzi patrizi presenti in paese. In alcune Chiese è possibile ammirare alcuni presepi in tufo, espressione di questa abilità artigianale. Nel tempo, questi artigiani che lavoravano grandi blocchi di tufo sono quasi del tutto scomparsi a causa delle mutazioni economiche avvenute nell’ambito territoriale di Montescaglioso. Tuttavia rimangono alcuni “appassionati”, che hanno continuato a scolpirlo e a produrre piccoli manufatti, dilettandosi anche nella lavorazione della pietra e del metallo
L’esposizione riguarderà il censimento completo dell’opera di 7 artisti, figurinai che, una volta dismessa la loro vita lavorativa, in una seconda vita più contemplativa e immaginifica, con gli strumenti della scultura, elaborano la loro idea del mito e del significato di stare al mondo, alimentano l’immaginario identitario del paese.
L’obiettivo finale è la realizzazione di uno strumento culturale in grado di incidere sulla realtà della nostra comunità e la costruzione di un archivio collettivo del patrimonio dei saperi artigiani per documentare i segni dell’uomo e le testimonianze di una memoria e di un sapere destinati a scomparire.
Programma
1° agosto 2024 — Montescaglioso
Serata inaugurale
Ore 20.30 Primo Chiostro Abbazia S. Michele Arcangelo
La creatività montese
Introduzione alla mostra
Angelo Andriulli Presidente FNF
Presentazione degli artisti
Tonino Campomilla
Giovanni Chiarello
Paolo Lattanzi
Vito Pace
Franco Scarciofalo
Venezia Nunzio Paolo
Saluti
Vincenzo Zito Sindaco
Proiezione del video
Monte di figure e Figurinai
Un primo censimento
Conversazione con gli artisti
Interventi
La pietra viva ed il tempo lungo – Elisabetta Silvestrini, Demoantropologa
Le schede OA dei manufatti – Eliana Petralla, Demoantropologa
La mostra resterà aperta e visitabile per tutto agosto 2024 dalle 10 alle 22