Avviato a Melfi, presso la corte del Palazzo vescovile di Melfi, l’evento “Viaggio nella Bellezza”, organizzato da Fondazione e Associazione “Francesco Saverio Nitti”, patrocinato dal comune di Melfi”, con il contributo di Banca di Credito Cooperativo Gaudiano di Lavello, Relais “La fattoria” e Ristorante “Sole di Mezzanotte”.
Un progetto di quattro lezioni-spettacolo sul tema della bellezza che vedrà alternarsi, in qualità di relatori, personalità del mondo accademico e delle professioni, che si terranno dal mese di Luglio fino ad Ottobre.
Ad aprire il ciclo di incontri è stata la lezione-spettacolo “La bella vergine che fa belli i pensieri e l’invenzioni” di Emanuela Bufacchi, docente di Letteratura italiana all’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli.
Introducendo l’evento Gianluca Tartaglia, direttore di Associazione Nitti, ha sottolineato come “soprattutto in questo momento storico dove il mondo sembra andare a rotoli, la società si è imbruttita, i punti di riferimento e i valori sembrano sbiadirsi, abbiamo bisogno di parlare di bellezza, di educare al bello, di riscattarci, di evidenziare il meglio che ci circonda. Questo ciclo di lezioni-spettacolo che affronta il tema della bellezza da diversi punti di vista, letteratura, psicologia, arte e musica, estetica, vuole dare un contributo a questa esigenza”.
Vincenzo Destino, presidente del consiglio comunale di Melfi, nel portare il saluto della città ha rimarcato “il ruolo fondamentale delle associazioni cittadine e, in particolare, l’importanza di iniziative di qualità, come quelle organizzate da Fondazione e Associazione Nitti, fondamentali per la crescita culturale della nostra comunità”.
Nel corso della lezione-spettacolo sono state presentate le riflessioni e le parole di alcuni classici della nostra tradizione letteraria (da Dante a Boccaccio, da Tasso a Leopardi) sulla bellezza in un meraviglioso viaggio, arricchito da contributi filmati e slides riassuntive, apprezzato dall’attento e numeroso pubblico presente.
“La grande bellezza di Paolo Sorrentino, premiato con l’Oscar come miglior film straniero, ha suscitato in Italia un rinnovato interesse per il tema della bellezza, stimolando la ripresa di un dibattito secolare – ha affermato Emanuela Bufacchi, docente di Letteratura italiana all’Univesità “Sant’Orsola Benincasa” di Napoli-. Interventi come “La Bellezza salverà il mondo” di Gianfranco Ravasi (2013), “Il Mistero della bellezza” di Umberto Galimberti, “La via della bellezza” di Vito Mancuso (2018) hanno contribuito a questa discussione.
Eppure la voce più significativa intorno al senso e al valore di una parola che ci affascina e attrae ma la cui essenza continua a sfuggirci resta quella degli scrittori, dei poeti, dei classici della nostra letteratura. Attraverso la lettura di alcuni autori della tradizione letteraria ho cercato di restituire valore e senso a una espressione che rischia in continuazione di essere compromessa e banalizzata dalla spettacolarizzazione del corpo che domina la contemporaneità.
Al centro della conferenza-spettacolo c’è stato il dialogo di Torquato Tasso dedicato a “Il Minturno ovvero della Bellezza”, in cui il poeta rinascimentale conferisce forza al concetto neoplatonico di bellezza, ricavandole la convinzione di una fragilità da preservare, capace di mettere in contatto l’uomo con il sacro «ch’ella sia un non so che d’eterno e divino […] che se potesse definirsi, potrebbe aver termine». Tale visione ispirerà poeti come Ugo Foscolo e Giacomo Leopardi, disposti a riconoscerle pieno valore di illusione, sdegnando ogni modello terreno, solo attraverso la forza dell’immaginazione. Così la donna innamorata, fantasma di bellezza e di virtù, destinata a vivere solo nei sogni, assume attraverso le parole poetiche la consistenza tangibile di una “donna che non si trova” eppure capace di risollevare gli animi.
La bellezza, narrataci dai poeti come preziosa ma fragile, desiderabile ma impenetrabile e sfuggente, garantisce agli uomini un contatto frammentario con ciò che è al di là dell’esistenza tangibile e a cui la nostra finitezza continuamente aspira.
È quanto ancora ci insegna, nella contemporaneità più recente, un poeta straordinario come Mario Luzi che ha saputo percepire la pienezza della Bellezza nel mondo e il rischio insito nella sua perdita. La sua preghiera/invocazione rivolta alla Bellezza affinché non ci abbandoni e continui a prodigare sé stessa al mondo restituendo a pieno la necessità di continuare ad approfondire un valore di cui tutti noi abbiamo bisogno”.
Il ciclo di lezioni-spettacolo “Viaggio nella Bellezza” proseguirà con il seguente calendario:
17 Agosto ore 20,00 Psicologia “Fresche note di bellezza ad occhi chiusi” di Vincenzo Di Bernardo, 07 Settembre ore 20,30 Arte & Musica “La bellezza come unione tra le arti: i Ballets Russes tra musica, danza e pittura” di Mariadelaide Cuozzo e Pier Paolo De Martino, 05 Ottobre ore 17.30 Estetica “Quale bellezza? L’avventura dell’invisibile” di Silvana Kuhtz.