I segnali statistici disponibili in questa estate del 2024 confermano una fase congiunturale incerta dell’economia italiana, mentre si delinea un debole sostegno delle politiche economiche. Per le imprese artigiane l’incertezza ha un peso maggiore in vista del prossimo autunno. Così Confartigianato Matera riferendo che al secondo trimestre dell’anno le imprese artigiane iscritte alla Camera di Commercio risultano 3255 di cui 3233 attive con 51 nuove iscrizioni e 29 cessazioni. La caratteristica delle imprese del comparto è come forma giuridica quella delle ditte individuali: sono 2664 le ditte iscritte di cui 2657 attive con 47 nuove “matricole” e 21 cessazioni. Secondo i comparti di attività, al primo posto si confermano i servizi (1164 ditte) seguiti da costruzioni (1014), industria (708), commercio (345) e infine agricoltura (19).
Per Confartigianato si indeboliscono le aspettative delle imprese. A luglio 2024 il clima di fiducia delle imprese diminuisce per il quarto mese consecutivo, posizionandosi al di sotto della media degli ultimi 12 mesi (luglio 2023 – giugno 2024). La diminuzione dell’indice è dovuta al peggioramento registrato nelle costruzioni e, soprattutto, nei servizi di mercato, mentre dalla manifattura e dal commercio al dettaglio provengono segnali positivi.
È in ritardo la ripresa del commercio internazionale, con l’export stazionario (-0,1%) nei primi cinque mesi dell’anno. L’anticipazione del dati di giugno dell’export verso i paesi extra Ue27 segna, per il secondo mese consecutivo, una riduzione su base mensile determinata soprattutto dalla contrazione delle vendite di beni di consumo durevoli.
Nella manifattura la produzione nei primi cinque mesi dell’anno scende del 3,1% mentre a luglio si registra una tenuta delle attese sulla produzione (saldo a +1,4 dal +1,3 di giugno) e delle attese sugli ordini (saldo a +2,2 dal +1,6 di giugno) .
Sul fronte dei costi dell’energia va ricordato che nel ritorno alla “nuova normalità” i prezzi si sono assestati su livelli più alti del passato, mentre si registra un miglioramento della competitività delle imprese italiane. Prosegue la discesa dei prezzi all’importazione di petrolio e gas, contribuendo al dimezzamento della bolletta energetica.
“La piccola impresa – commenta Rosa Gentile, presidente Confartigianato Matera – è sostenibile per definizione, attenta più di ogni altra a salvaguardare il territorio in cui opera, a ridurre gli sprechi e a valorizzare le relazioni umane nelle comunità. È protagonista dell’economia circolare, alla quale contribuisce in modo importante, sia come occupazione, sia come fatturato. La politica deve riconoscere concretamente questo nostro ruolo di costruttori di futuro, eliminando i tanti ostacoli che frenano i nostri sforzi per agganciare la ripresa. Chiediamo un fisco equo e sostenibile. Basta con la burocrazia. Il denaro ci costa troppo. Le risorse del Pnrr vanno usate anche per sostenere i nostri investimenti in tecnologia e innovazione, rinforzando il programma Transizione 4.0 e la Nuova Sabatini. Servono nuove politiche formative e incentivi all’apprendistato perché le nostre imprese possono creare lavoro ma mancano i lavoratori”.