Il centro per i disturbi dell’alimentazione ‘Giovanni Gioia’ di Chiaromonte compie 18 anni di attività che celebra con una giornata dedicata ai pazienti ed alle loro famiglie: al momento liturgico officiato da Mons. Vincenzo Orofino Vescovo della Diocesi Tursi- Lagonegro, seguirà una performance a cura degli ospiti della struttura. Il centro accoglie ogni anno adolescenti e soggetti di età adulta con problematiche legate ad anoressia nervosa, disturbo da abbuffata compulsiva, disturbo non altrimenti specificato.
Il centro di Chiaromonte, punto di riferimento per le regioni del Sud ma con presenze di pazienti provenienti anche dal centro nord, ha stretto negli anni patti di collaborazione con varie istituzioni locali, con il Ministero della Salute, con l’Istituto Superiore di Sanità.
Dal 2008 il Centro partecipa alla ‘Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla’ e all’ ‘Obesity day’ per la prevenzione dell’obesità.
Lo stesso anno ha segnato anche la pubblicazione del libro ‘Risvegli emozionali e legami nutritivi’ di Lapetina- Trabace edito da Franco Angeli che traccia il percorso di cure integrate e interattivo dei DCA presso il Centro di Chiaromonte.
Nel 2013, il Centro entra a far parte, con la sua responsabile Rosa Trabace, del gruppo di lavoro per la stesura del Rapporto Istisan 13/49 dell’Istituto Superiore di Sanità.
Nel 2017 rientra nel gruppo di lavoro per la stesura dei Quaderni della Salute al cui interno sono indicate le linee di indirizzo nazionale per la riabilitazione nutrizionale del Ministero della Salute.
Nel 2021 in virtù dell’istituzione presso il Ministero della Salute del Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione Alimentare, la responsabile del centro viene nominata dalla Regione Basilicata Responsabile Scientifica del Progetto Regionale che è attualmente in essere.
Recente la partecipazione al gruppo di lavoro dell’Istituto Superiore di Sanità per la stesura della Mappa dei Servizi per la cura dei Dna e delle Associazioni.
Attivato nel 2006, molti sono stati i convegni organizzati dagli specialisti del centro il cui motto operativo e morale è ‘Curare è Prendersi Cura’, che rappresenta esattamente ciò che tutti gli operatori del centro quotidianamente fanno nel confrontarsi con adolescenti ed adulti alle prese con un disagio che assume sempre più sfaccettature e connotazioni diverse ed importanti.
Hanno collaborato con il centro di Chiaromonte, per le varie fasi convegnistiche solte negli anni, personalità illustri del mondo sanitario ed accademico tra cui Bryan Lask (Università di Londra e Norvegia), Johan Vabnderlinden (Università del Belgio), Janet Treasure (King Hospital di Londra). A livello nazionale, hanno dato la loro collaborazione docenti e medici dell’ospedale Bambin Gesù di Roma, della ondazione Stella Maris di Pisa, dell’Università Federico II di Napoli e rappresentanti del Ministero della Salute.
I suoi servizi sono offerti in maniera residenziale e semi residenziale. Quanto ai dati statistici, nel 2023 i ricoveri residenziali sono stati 53 con un periodo di permanenza dei pazienti fino a cinque mesi. Il 70% sono stati pazienti lucani (33) mentre il restante 30% è stato rappresentato da pazienti provenienti prevalentemente da Calabria, Campania e Puglia. Il disturbo patologico trattato per la maggior parte dei casi è stato quello dell’anoressia (36 casi) 9 i casi legati ad abbuffata compulsiva, 5 a bulimia nervosa e 4 a disturbi non specificati. Età trattata nel 60% dei casi tra i 13 e i 16, nel 25% tra 17 e 28 anni e nel 15% tra 29 e 57 anni. Il percorso ambulatoriale ha riguardato 63 pazienti mentre 151 quelli afferenti al percorso obesità.
Nei primi sei mesi del 2024, i ricoveri residenziali sono stati 25 con un periodo di permanenza dei pazienti fino a cinque mesi. I pazienti lucani 14 di cui uno maschio, 7 calabresi, 3 campani 1 pugliese. Il disturbo patologico trattato per la maggior parte dei casi è stato quello dell’anoressia (14 casi), 6 i casi legati ad abbuffata compulsiva, 2 a bulimia nervosa e 3 a disturbi non specificati. Età trattata nel 35% dei casi tra i 12 e i 16, nel 45% tra 17 e 28 anni e nel 20% tra 29 e 57 anni. 33 i pazienti seguiti ambulatorialmente, 79 quelli che hanno intrapreso il percorso obesità. Nei 18 anni di attività sono stati seguiti 839 pazienti con maggiore problematica legata all’anoressia nervosa e con una forbice d’età stimata prevalentemente tra i 17 e i 28 anni. Nel percorso ambulatoriale ci si è presi cura di 1416 pazienti, mentre nel percorso obesità sono stati trattati 4327 casi. Negli ultimi cinque anni c’è stata una recrudescenza dei disturbi alimentari tale da dover prendere in carico pazienti minori a partire dai 12 anni di età in cui insistevano anche altri fattori di comorbilità.
Per la responsabile del Centro Rosa Trabace, “in diciotto anni si è sviluppato un crescendo di attività ed iniziative a favore dei tanti pazienti presi in carico, mentre di contro c’è stato un incremento delle patologie e un abbassamento della fascia d’età dei soggetti con disturbi dell’alimentazione. L’eco nazionale che ha avuto il centro in questi anni per noi ha significato gratificazione e sprono per dare quanto più il meglio di ciò che abbiamo imparato a dare. Prendersi cura della persona è la nostra prerogativa e la nostra vittoria è rappresentata dai risultati raggiunti dalla persona che inizia a prendersi cura di sè”.
Il Direttore della Asp, Maraldo, che conosce e segue il centro sin dal suo primo giorno in Asp, intervenendo sui 18 anni di attività del centro ha dichiarato che “In questo anno ha avuto modo di approfondire le attività e la conoscenza anche degli operatori che lo compongono. Posso dichiarare senza toni enfatici che è un’eccellenza non solo dell’Asp ma di tutto il centro sud , ben oltre i limiti regionali. E’ particolarmente importante celebrarne i 18 anni di attività perché essi indicano la profondità storica di un’esperienza professionale e umana che si proietta nel futuro in una fase in cui i bisogni di interventi terapeutici in questo ambito sono vieppiù crescenti “
Ago 01