Autonomia differenziata: la Basilicata non ricorrerà al referendum.
“Le mozioni delle opposizioni in Consiglio regionale, tese a deliberare la richiesta del referendum abrogativo sull’autonomia differenziata, non sono passate. La Basilicata, dunque, non percorrerà la via referendaria contro l’autonomia differenziata. La minoranza – che si è fermata a otto voti – non ha avuto l’appoggio di Italia Viva e Azione (che a livello nazionale hanno espresso contrarietà alla legge Calderoli) e ha fallito l’obiettivo”.
E’ quanto evidenzia la Giunta regionale della Basilicata.
Consiglieri di opposizione in Regione su votazione ricorso Regione Basilicata contro legge Calderoli dinanzi la Corte Costituzionale: “Il centrodestra diviso condanna la Basilicata, la nostra battaglia continua con il referendum”. Di seguito la nota integrale.
Nel Consiglio regionale odierno si è svolta la votazione sulla mozione, presentata nel consiglio dello scorso 9 luglio dai consiglieri di opposizione: “Ricorso contro la legge Calderoli dinanzi la Corte Costituzionale e possibilità di promuovere referendum abrogativo ai sensi dell’art. 75 della Costituzione”, i quali unitariamente hanno espresso un voto favorevole alla mozione per le ragioni espresse nella discussione ovvero una forte bocciatura della riforma dell’autonomia differenziata ritenuta lesiva dell’unità nazionale e del diritto all’uguaglianza dei cittadini.
“Crediamo fermamente che la legge sulla autonomia differenziata accentui ulteriormente le disuguaglianze territoriali all’interno del Paese. La nostra visione di società si basa sull’equità e sulla solidarietà tra tutte le aree e non possiamo accettare misure che possano avvantaggiare solo alcune parti a discapito di altre. In secondo luogo, riteniamo che l’autonomia differenziata, così come è stata approvata, non garantisca le necessari garanzie per consentire a tutti le regioni di assicurare ai cittadini i servizi essenziali con grave svantaggio per il nostro Meridione che parte storicamente da una posizione arretrata. Inoltre pensiamo che la riforma, se attuata nella sua interezza, disintegri nei fatti l’unità nazionale creando un Paese con ventuno sistemi legislativi e politiche diverse, che renderebbero difficile non solo l’attività imprenditoriale ma anche la vita dei cittadini” dichiarano congiuntamente i consiglieri di opposizione.
La maggioranza che sostiene il Presidente Bardi ha dimostrato di essere divisa sui temi politici fondamentali, la nostra mozione non è passata per l’astensione dei consiglieri di Azione e l’assenza determinante di Polese rappresentante di Italia Viva, partiti che a livello nazionale sono contro la legge ma che in Basilicata si comportano diversamente per meri motivi di interesse politico.
La coalizione composita che sostiene il secondo governo Bardi si regge su fragili equilibri e la difficoltà che ha avuto nell’affrontare l’esame della nostra mozione sarà replicata ed accentuata su ogni tema.
Con la decisione di non ricorrere contro la legge Calderoli il centrodestra condanna la Basilicata e il sud alla marginalità e al sottosviluppo.
Dal canto nostro continueremo a condurre questa battaglia fino all’abrogazione della legge attraverso la strumento del referendum e ribadiamo il nostro impegno a difendere l’idea di un’Italia unita e inclusiva, dove ogni cittadino possa avere accesso alle stesse opportunità e diritti, indipendentemente dal luogo in cui vive.
Lettieri (Pd) sul “No” del Consiglio alla mozione contro l’autonomia differenziata
“Avremmo potuto essere la sesta regione a deliberare contro la legge sull’autonomia differenziata, avremmo potuto scrivere una bella pagina della storia del Consiglio Regionale di Basilicata. Avremmo potuto aggiungere la Basilicata alla Puglia, alla Campania, alla Toscana, alla Sardegna e all’Emilia Romagna nella lotta per la difesa di fondamentali principi costituzionali a difesa dei servizi primari (sanità, scuola, trasporti, etc.) nelle aree interne del paese. Nonostante il voto di oggi (8 favorevoli, 10 contrari, 2 astenuti, 1 assente) segni le enormi contraddizioni di questa maggioranza, non ci siamo riusciti e abbiamo perso un’occasione”. Ad affermarlo è il Segretario del Pd Basilicata, Giovanni Lettieri.
“Ora bisogna continuare fra la gente a raccogliere le firme e soprattutto a coinvolgere ed a spiegare ai lucani, agli italiani la necessità di abrogare questa legge iniqua che spacca il Paese e determina l’accentuazione delle differenze qualitative e quantitative nell’erogazione di servizi primari fra Nord e Sud, città ed aree interne – ha aggiunto Lettieri – Ho grande fiducia nel buonsenso degli italiani che negli appuntamenti cruciali della storia si sono sempre espressi a tutela dei principi fondamentali della Costituzione. Resta l’amarezza per il voto di alcune forze politiche che con un po’ più di coraggio avrebbero potuto contribuire a raggiungere un altro risultato”, conclude Lettieri.