Centrodestra rigetta mozione su referendum abrogativo legge autonomia differenziata, intervento Digilio (Europa Verde-Verdi Basilicata). Di seguito la nota integrale inviata da Giuseppe Digilio, Coordinatore Regionale Europa Verde – Verdi Basilicata
Il centrodestra regionale, grazie all’astensione dei consiglieri di Azione e all’assenza strategica del consigliere di Italia Viva, Mario Polese, rigetta la mozione referendaria sull’Autonomia Differenziata presentata dalle opposizioni. Una posizione incomprensibile, quella dei consiglieri di maggioranza, considerando che in gioco c’è la negazione dei diritti fondamentali Costituzionali dei cittadini Lucani e non la stucchevole contrapposizione tra forze di maggioranza e di opposizione. Per noi di Europa Verde, posporre gli interessi dei lucani a quelli delle regioni più ricche del nord è un errore. Un errore che il Generale Bardi, in questa circostanza, avrebbe potuto evitare lasciando libertà di voto ai suoi consiglieri, mostrando così un minimo di interesse verso la Basilicata. Senza per questo rimetterci la faccia con i suoi dante causa romani. Cosa, a quanto pare, per lui più importante da salvaguardare. E’ superfluo ricordare come la Basilicata, con l’entrata in vigore della legge spacca Italia, si vedrà ridimensionata nei diritti minimi essenziali (altro che), rispetto e in favore delle regioni del nord. Un’occasione persa per gli esponenti di centrodestra che, con un voto positivo, avrebbe mostrato al popolo lucano come gli interessi del territorio fossero al primo posto rispetto a quelli di scuderia. La lotta per la difesa dei servizi primari (sanità, scuola, trasporti, etc.), come sancito dalla Costituzione, sarà dunque affidata ad un referendum popolare, a condizione che si raccolgono le firme sufficienti.
Per questa ragione Europa Verde e AVS continuano la mobilitazione al fianco di Associazioni, Partiti, Forze Datoriali e Sindacali, che in queste ore si prodigano nella raccolta di firme utili al raggiungimento del numero sufficiente per l’indizione del referendum. Probabilmente, a quegli esponenti locali dei partiti, che a livello nazionale si sono espressi in favore del referendum e che, viceversa, in Consiglio Regionale hanno fatto mancare il loro voto positivo, andrebbe ricordato come questa non è una contrapposizione tra centrodestra e centrosinistra, ma una battaglia di civiltà contro le disuguaglianze che questa legge produrrà nel paese.