Sono iniziate, anche in Basilicata, le campagne di Fratelli d’Italia per tenere aggiornati i cittadini dei provvedimenti e delle riforme che il Governo Meloni sta attuando. Il confronto con la gente è quello che ci contraddistingue come partito. Abbiamo sempre incontrato i cittadini, tutto l’anno e non solo in tempo di campagne elettorali, quando eravamo opposizione e continuiamo a farlo anche adesso.
Ieri a Balvano, presso il circolo cittadino, si è tenuto l’incontro sulle grandi riforme: fisco, giustizia, premierato e autonomia.
Molto apprezzate, dai cittadini le riforme sul fisco, che abbandona la concezione dello Stato vessatore per una visione di collaborazione con i contribuenti, e sulla giustizia, la cui riforma è sentita come un’esigenza non più rimandabile, soprattutto per la separazione delle carriere dei magistrati e per lo stop all’uso delle intercettazioni contro la gogna mediatica. Entusiasmo è stato espresso per la riforma del premierato, che i cittadini vedono come un rafforzamento della democrazia e delle scelte del Popolo contro gli inciuci di palazzo.
Come era prevedibile, molte domande sono state poste sul tema dell’autonomia differenziata. Purtroppo, le tante fake news che circolano non rendono il giusto servizio di informazione verso i cittadini. Prima di tutto quelle riguardanti, l’abbandono del Sud da parte dello Stato.
È evidente che chi lo afferma non ha letto la riforma o l’ha letta e vuole solo mistificare, perché in essa è chiarito che le intese delle regioni che chiedono l’autonomia non possono pregiudicare l’entità delle risorse da destinare alle regioni che non si avvarranno di tale scelta e che saranno previste anche altre misure perequative ad hoc per azzerare il divario che ora esiste.
Cosa fa la riforma? Cambia il criterio di ripartizione delle risorse statali con la determinazione dei costi e dei fabbisogni standard e fissando i Lep, i livelli essenziali delle prestazioni, abbandonando, finalmente, il criterio della spesa storica per la ripartizione delle risorse che, come ho avuto modo di precisare anche ieri, è quello che vige tutt’ora.
Ebbene si. Fino ad oggi, ad esempio, i trasporti, su scala nazionale, sono finanziati in base alla spesa storica. Le Regioni del Nord, che hanno sempre avuto una spesa maggiore, hanno sempre preso più soldi delle Regioni del Sud, dove, invece, le infrastrutture sono più carenti e avrebbero bisogno di più finanziamenti.
Con la riforma, che sposta il metro di misura sui LEP, si utilizzerà un criterio più equo e solidaristico.
Chiunque non vuole questa riforma, Pd e 5Stelle intesta, in pratica voglio lasciare le cose come sono: le Regioni del Nord, finanziate più delle Regioni del Sud. Siamo al paradosso.
Gli incontri di FDI, come quello di ieri a Balvano, si ripeteranno su tutto il territorio per l’intero mese di agosto, al fine di informare correttamente e di confrontarsi con i cittadini. FDI è il partito della gente e tra la gente.
Ago 04