Belmaan Oussama, il giovane algerino di 19 anni morto nella serata di lunedì 5 agosto nel Centro di permanenza per i rimpatri di Palazzo San Gervasio “non è stato picchiato ma ciò non esclude alcuna fattispecie di reato”, compresi “l’omicidio doloso, colposo e un atto autolesionistico”. E’ quanto dichiarato questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Potenza dal Procuratore della Repubblica, Francesco Curcio, che coordina le indagini sulla morte del migrante ospite, che ha determinato anche una rivolta di circa 100 immigrati, sedata dopo circa tre ore.