Il vice presidente della società di atletica Leggera Rocco Scotellaro di Matera, Carmine Sinno, in una nota denuncia l’assenza di attrezzature sportive nel campo scuola di Matera per consentire ai giovani di potersi cimentare nelle discipline del salto con l’asta e nei lanci. Di seguito la nota integrale.
6,25 metri è la stratosferica altezza con la quale Armand Duplantis si è avvicinato al cielo vincendo la finale del salto con l’asta nei giochi olimpici di Parigi 2024. Chissà quanti ragazzi, che hanno seguito in televisione le acrobazie di Armand, vorranno e potranno imitare le imprese dell’atleta svedese. Dopo la finale dei 100 metri alle olimpiadi di Tokio, vinta da Marcel Jacobs nel 2021, molti giovani italiani si sono avvicinati alla velocità nel tentativo di emulare il campione olimpico e nei recenti campionati europei riservati agli under 18 svoltisi a Banska Bystrica in Slovacchia, Elisa Valesin, Margherita Castellani, Diego Nappi hanno assicurato un futuro per la velocità italiana. Una domanda sorge spontanea dopo il successo di Duplantis a Parigi, potranno i giovani materani che si avvicinano alla pratica dell’atletica leggera aspirare a volare verso l’azzurro cielo o quanto meno aspirare a battere il primato lucano del salto con l’asta che appartiene a Giuseppe Boccaforno ottenuto nel 2019 con la misura di metri 4,70? Potrà una giovane atleta aspirare a battere il primato di Claudia Dell’Olio( metri 2.90) ottenuto nel 2016?
Ritengo di no poiché sono circa cinque anni che i ritti del salto con l’asta giacciono abbandonati in un angolo del campo scuola dopo che una tempesta di vento determinò la caduta e la rottura di uno dei ritti.
Anche altre specialità dell’atletica soffrono del disinteresse verso l’impianto del campo scuola Raffaele Duni. Nel 2022 con la visita di papa Francesco a Matera, per permettere l’atterraggio dell’elicottero fu rimossa la rete di protezione della gabbia del martello e del disco che non è stata più ricollocata e questa situazione determina difficoltà da parte dei giovani lanciatori a prepararsi adeguatamente e impossibilità a svolgere manifestazioni nella struttura che prevedano salto con l’asta e lanci con conseguenti spese per le società sportive che sono costrette a gareggiare a Potenza o in altre strutture sportive fuori regione.
A tutto ciò si aggiunga il “menefreghismo” di chi dovrebbe, quanto meno, provvedere al decoro della struttura e alla pulizia e igiene degli spogliatoi e dei bagni e le limitazioni per l’utilizzo del campo scuola determinate da scelte non molto comprensibili dell’Amministrazione Locale relative alla gestione degli impianti con chiusura degli stessi in periodi nei quali invece maggiore sarebbe l’utilizzo della struttura da parte dei praticanti atletica leggera
Tutto ciò concorre , e non c’è da meravigliarsi, a una diminuzione dei praticanti l’atletica leggera che rispetto al passato deve fare i conti con la diminuzione delle nascite, della popolazione giovanile e con altre discipline sportive calcio, basket, volley, nuoto, ciclismo e altre discipline emergenti che più dell’atletica riescono ad interessare i giovani e i genitori catturandone la partecipazione. Inoltre la notevole carenza organizzativa delle poche società esistenti sul territorio, che spesso non dispongono dei mezzi finanziari necessari per assicurare agli atleti di partecipare a manifestazioni nazionali, e le inutili diatribe tra presidenti e tecnici finiscono per far perdere ai giovani atleti l’entusiasmo e la volontà per proseguire in uno sport di per se difficile e pieno di sacrifici. Le società sportive devono comprendere che è necessario unire le forze per mettere in campo squadre competitive in luogo delle squadrette che si affrontano sui campi d’atletica e trovare soluzioni per indirizzare i giovani verso lo svolgimento di attività insite nella natura dei ragazzi come correre, saltare, lanciare.
Emerge chiaramente che la responsabilità di tutto ciò è la mancanza da parte di chi gestisce la res pubblica di una cultura sportiva intesa come la mancanza di una formazione dell’individuo sul piano intellettuale e morale e all’acquisizione della consapevolezza del ruolo che gli compete nella società.
La fotogallery dedicata allo stato in cui si trovano le attrezzature per salto in alto al campo scuola di Matera (foto www.SassiLive.it)