Sabato 10 agosto 2024 alle ore 11 nei pressi della Prefettura di Potenza è in programma una manifestazione di Usb Basilicata a seguito della morte di Belmaan Oussama nel Centro di permanenza per i rimpatri di Palazzo San Gervasio. Di seguito la nota integrale di Usb Lavoro Migranti e Coordinamento Regionale USB Basilicata.
Belmaan Oussama, giovane algerino di 19 anni, muore in un Centro di permanenza per i rimpatri di Palazzo San Gervasio. Unico reato non avere documenti. Sabato 10 agosto 2024 alle ore 11 nei pressi della Prefettura di Potenza.
Le circostanze non sono chiare, sta indagando la Magistratura.
Accertata la carenza di personale di assistenza all’interno della struttura nel momento della tragedia.
Già il 25 maggio USB aveva partecipato alle iniziative per la chiusura del CPR di Palazzo San Gervasio, messo sotto accusa dalla magistratura per varie inadempienze, illegittimi arricchimenti, uso eccessivo di farmaci e violenze sui residenti. Alla luce dei fatti odierni ribadiamo la richiesta di chiusura del CPR.
E’ ormai palese che l’intero sistema normativo in materia di immigrazione in Italia è un fallimento e vi troviamo costantemente gravi inadempienze dello stato e delle gestioni private dell’accoglienza.
Turco-Napolitano. Bossi–Fini, Minniti-Orlando, Salvini, Lamorgese ed ora Piantedosi sono i ministri che dal 1998 hanno legiferato con varie norme e varie disposizioni in sistema dell’accoglienza in Italia.
Parliamo di persone imputate solamente di non avere i documenti necessari per la permanenza regolare in Italia,persone scappate dalle guerre, dalle catastrofi naturali, dalle persecuzioni politiche, dalla fame e dalle condizioni non più sopportabili nei loro paesi.
Persone che viaggiano per migliaia di chilometri, subendo ogni tipo di violenza con la speranza di trovare una vita migliore nel ”paradiso occidentale”, noi li accogliamo spesso mettendoli in strutture di contenimento dove restano per tanti mesi, oltre i tempi stabiliti, in attesa di avere chiarita la propria posizione nei confronti della legislazione italiana.
USB da tempo è stata chiamata ad occuparsi di questa situazione, perché oltre che ad essere trattati per “decreto” come cittadini di serie B, sono spesso utilizzati come lavoratori facilmente sfruttabili.
Da anni raccogliamo testimonianze di sfruttamento lavorativo, di condizioni abitative inaccettabili, di violenze sulle persone, di negazione dei diritti, tutte con un grande unico responsabile: il sistema dell’accoglienza.
Solo nell’ultimo mese abbiamo partecipato ad iniziative di protesta, sulle condizioni di vita dei lavoratori immigrati a Latina, a Roma, a Torino, a Ragusa a Foggia, a Teramo e Pescara.
Dietro il fallimentare sistema dell’accoglienza, c’è la somma del peggio della politica italica, propaganda sovranista e razzista ma al tempo stesso business delle multinazionali e delle grandi cooperative arricchitesi con i soldi dell’ “emergenza immigrazione”.
USB alla luce dei continui e drammatici fatti che, ormai quotidianamente, colpiscono gli immigrati presenti sul nostro territorio chiede con forza una sanatoria per la regolarizzazione di tutti i lavoratori stranieri.