Pio Abiusi, per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità, in una nota torna ad occuparsi dei depuratori in infrazione comunitaria che si trovano in Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Ad ottobre del 2021 la Corte di Giustizia europea ha condannato l’Italia per mancato adempimento della direttiva concernente il trattamento delle acque reflue urbane. La Basilicata è stata condannata perché inadempiente per 18 agglomerati urbani e precisamente per : Acerenza, Atella, Barile, Bella, Chiaromonte, Genzano di Lucania, Grassano, Irsina, Matera, Oppido Lucano, Pescopagano, Pietragalla, Pisticci, Pomarico, Rionero in Vulture, Salandra, Stigliano, Tricarico. A che punto è la situazione? Lo abbiamo chiesto agli uffici interessati, a fronte del silenzio di Acquedotto lucano il Dipartimento Ambiente ha risposto inviando copia della relazione trasmessa per competenza al Governo nazionale, sullo stato dell’arte. Premesso che tutti i lavori sono coperti da finanziamento , la lettura della relazione lascia intravedere come il mantenimento dei tempi per la normalizzazione della situazione molto difficilmente sarà rispettato, si pensi che alcuni interventi erano già finanziati nel 2012. Con molta certezza Acquedotto lucano non riuscirà a fronteggiare la situazione sul piano tecnico organizzativo e che molte delle date rischiano di non essere rispettate. Le situazioni più serie riguardano Salandra, Pisticci e Matera.
A Salandra, l’agglomerato non è conforme all’art. 4 della direttiva 91/271 CEE. L’intervento proposto, risolutivo della procedura di infrazione, riguarda l’adeguamento della rete fognaria del centro abitato e costruzione dell’impianto di depurazione al momento siamo alle chiacchiere, non è stato individuato neppure il luogo dove allocare il depuratore. Occorrerà di sicuro un quinquennio se si lavorerà con serietà.
Per Pisticci gli interventi sono addirittura 3 per un costo pari a circa 20 milioni di euro.
Per Matera, lo abbiamo detto, 4 depuratori su 5 sono in infrazione, la cosa è nota da oltre 10 anni ma è sconosciuta agli amministratori comunali.
le scadenze programmate di ultimazione dei lavori sono le seguenti:
Nel 2025 sono previste le ultimazioni di Atella, Rionero e Oppido Lucano
Nel 2026 sono previste le ultimazioni di Acerenza, Barile, Irsina, Matera, Pietragalla
Nel 2028 sono previste le ultimazioni di Bella, Chiaromonte, Genzano di L. e Pisticci
Circa Matera crediamo che per il 2026 potranno essere conclusi i lavori al depuratore di Sarra, iniziati nel 2021 e quelli relativi all’impianto di Venusio e La Martella. Per quello di Lamione che nel frattempo ha acquisito ulteriore criticità crediamo che ci vorrà altro tempo.