La Filcams Cgil di Potenza e la Filcom Confsal esprimono forte preoccupazione per la delibera dello scorso 31 luglio con cui l’Asp di Basilicata ha deciso una netta riduzione dei servizi di vigilanza e pulizia presso le sedi di Potenza, oltre a quelli della manutenzione tecnica e immobiliare. Nello specifico da agosto a dicembre 2024 è previsto un taglio di 265.867 per le pulizie e di 157 mila euro per la vigilanza.
Oggi, su richiesta della Filcams CGIL e Filcom Confsal, l’Asp ha convocato un tavolo dove è risultato assente l’assessore regionale alla Sanità.
Il direttore dell’Asp ha comunicato che la riduzione sulla spesa delle pulizie interesserà esclusivamente il servizio di sanificazione previsto durante la pandemia pertanto di natura emergenziale e che l’azienda aggiudicataria dell’appalto, “Euro & Promos”, ha confermato che tale misura non comporterà nessun esubero di personale. Diversa la situazione per il servizio di vigilanza, dove è invece prevista una riduzione di circa 400 ore.
“L’assessorato all Salute e alle politiche della persona della Regione Basilicata gioca a nascondersi dietro la ventilata necessità di una generica spending review sulla pelle dei lavoratori– denunciano i segretari Filcams CGIL Potenza e Filcom Confsal, Michele Sannazzaro e Donato Rosa– La cattiva gestione del periodo Covid ha determinato una forte mobilità passiva che ha portato il bilancio regionale in grave perdita e nonostante il presidente Bardi aveva dichiarato che, con lo scongiurato commissariamento, non ci sarebbero state conseguenze riguardo alla gestione della sanità pubblica lucana, di fatto si prospettano tagli che servono ad abbattere le spese sanitarie riferite all’esercizio 2023 e che potrebbero interessare anche Asm e azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza. A rischio è proprio il mantenimento dei livelli minimi essenziali delle condizioni igienico sanitarie. Non può essere certo questo il modo con cui la Regione Basilicata intende riparare il conclamato deficit sanitario – continuano Sannazzaro e Rosa – Se è tagliando sui servizi essenziali che la Regione Basilicata intende attuare il piano di rientro delle aziende sanitarie locali, come sindacato siamo pronti alla mobilitazione generale del settore dei servizi, allargando la protesta anche alle confederazioni.
Non si può giocare sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori e delle lavoratrici – affermano i sindacalisti – Ne va di mezzo la tutela del diritto alla salute di tutti i lucani e le lucane”. L’Asp ha aggiornato il tavolo al 26 agosto “al fine – concludono – di portare avanti il confronto sindacale per giungere alla soluzione più idonea in difesa del diritto alla salute e al lavoro”.