Welfare e sanità, Summa (Spi Cgil): “L’assessore regionale Latronico convochi i sindacati con urgenza prima che la confusione o il delirio di onnipotenza di chi dovrebbe ricoprire un ruolo legislativo e non esecutivo determini ulteriori danni”
“L’assessore alla Sanità, Cosimo Latronico, convochi le organizzazioni sindacali sulle varie questioni che riguardano il futuro della sanità lucana e del diritto alla salute e all’assistenza agli anziani e ai non autosufficienti. L’assessore si appropri della propria funzione, visto ormai il debordamento da parte di chi dovrebbe ricoprire un ruolo legislativo e non esecutivo, prima che la confusione o il delirio di onnipotenza determini ulteriori danni”. Lo afferma il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa, che evidenzia come “l’assistenza agli anziani non autosufficienti rappresenta una delle emergenze sociali del Paese e della Basilicata, cui non corrispondono adeguate risposte. Da tempo chiediamo l’approvazione del manuale di accreditamento delle strutture di assistenza per gli anziani senza mai ottenere risposte.
La scarsa assistenza domiciliare con il progredire dell’invecchiamento demografico e un aumento spropositato della migrazione sanitaria – afferma Summa – creano un cortocircuito che pesa sugli anziani e su interi nucleari familiari in termini di dispendio di risorse ma anche di condizioni di vita, sempre più difficili.
Bisogna garantire un’assistenza degna di questo nome attraverso strutture adeguate, rafforzando la domiciliarità che oggi garantisce un servizio ancora molto limitato in termini di ore per anziano.
In questo contesto – aggiunge Summa – l’approvazione da parte della Regione Basilicata del Manuale per l’autorizzazione dei servizi e della strutture pubbliche e private che svolgono attività socio assistenziale e socio educative è un dovere da parte di questo governo oltre che un diritto per i tanti anziani lucani e strumento di tutela per le maestranze. È il momento di normare il settore attraverso la disciplina dei percorsi di accreditamento, autorizzazione e affidamento dei servizi sociosanitari, contemperando la perseguibilità economica con la valutazione di altri requisiti.
Bisogna garantire standard di qualità nell’offerta di assistenza e personale qualificato ed è su questo innesto – conclude Summa – che si intrecciano il tema dei diritti degli anziani e dei lavoratori, troppo spesso precari e sfruttati. Occorre investire risorse e assumere il welfare quale tema politico centrale per la crescita di questa regione attraverso una programmazione condivisa”.