“Con l’approvazione della graduatoria relativa alle prime domande dei medici di medicina generale e pediatri per le assegnazioni delle zone carenti, è stata data una significativa risposta alle esigenze di cura per l’utenza del territorio lucano”.
Così l’assessore alla Salute della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, ha commentato il primo step per il reclutamento del personale medico in Basilicata.
L’assegnazione delle zone carenti si valuta in base al numero degli assistibili in un comune, rapportando un medico per ogni mille utenti. A fine anno i comuni inviano alle strutture sanitarie territoriali il numero degli assistibili nel proprio territorio e facendone il rapporto scaturisce il numero reale delle carenze in ambito territoriale.
Le graduatorie approvate riguardano le prime 31 domande pervenute (20 in ambito Azienda Sanitaria locale di Potenza e 11 in ambito Azienda Sanitaria locale di Matera). In totale la carenza ammonta a 84 unità per l’Asp e 37 per l’Asm.
Essendo il numero delle domande pervenute inferiore a quello delle zone carenti, dopo l’assegnazione delle sedi ai medici già selezionati, si procederà a una seconda pubblicazione delle zone residue per ottemperare alle domande tardive, alle nuove domande o alle domande presentate da medici inseriti in graduatorie extraregionali.
Terminata anche questa fase, si procederà con il terzo step che permetterà ai medici in formazione per conseguire l’abilitazione a medico di medicina generale, di esercitare già in virtù dell’accordo collettivo nazionale. Tutti i passaggi dovrebbero concludersi entro la fine di ottobre, quando verranno resi definitivi gli assetti delle carenze fino all’anno successivo. La modalità di selezione dei tre step si chiuderà definitivamente quest’anno, poiché dal prossimo anno le domande si faranno tutte nello stesso momento.
“È necessario lavorare per ottenere una medicina di prossimità attenta alle esigenze delle singole comunità – ha commentato Latronico – e che sia in grado di garantire assistenza tempestiva e di qualità in maniera capillare”.