Turismo a Matera, Michele Martulli, vice presidente Fiavet Campania Basilicata: Proposte per andare oltre il “mordi e fuggi””. Di seguito la nota integrale.
Come ogni anno, il 15 agosto è il momento in cui iniziamo a fare un bilancio della stagione turistica in corso. Siamo ormai all’ottavo mese dell’anno, ed è possibile cominciare a delineare i primi dati. La stagione avrebbe dovuto prendere slancio già a Pasqua, ma purtroppo non è stato così. Questo è un anno anomalo per Matera, ma i segnali di questa situazione si percepivano già da tempo, quando avevo lanciato i primi allarmi, che oggi purtroppo si stanno concretizzando.
Dobbiamo riflettere su due aspetti principali. Il primo è positivo per la Basilicata, ma negativo per Matera: ogni borgo lucano sta vivendo una sorta di primavera turistica, grazie agli eventi locali, alle feste paesane e alle tradizioni antiche che attraggono molti turisti curiosi. Questi borghi sono pieni di visitatori, mentre Matera, che avrebbe potuto collaborare in sinergia con la costa jonica e Metaponto, non riesce a sfruttare questa opportunità.
Il secondo tema, più soggettivo ma per me altrettanto preoccupante, riguarda la percezione di Matera come un’estensione della Puglia. Matera viene utilizzata per aumentare la permanenza dei turisti in Puglia, mentre la nostra permanenza media diminuisce, poiché si tratta di un turismo “mordi e fuggi”. Se si continua su questa strada, Matera rischia un declino progressivo anno dopo anno.
Per invertire questa tendenza, è necessario che Matera torni a pensare come faceva prima del 2019, quando i turisti venivano per esplorare la città e da lì scoprire il resto della regione. Oggi, nella città dei Sassi, oltre ai Sassi stessi, non c’è molto altro che attiri i visitatori. Questo è ormai noto a tutti, tanto che le visite si riducono spesso a poche ore. Se il trend non cambierà, i problemi cresceranno di anno in anno, con una continua riduzione della permanenza media.
Tuttavia, c’è una nota positiva per Matera: l’aumento del numero di turisti stranieri. Negli anni passati, a luglio e agosto, gli stranieri tendevano a scomparire, ma quest’anno continuano a essere presenti, contribuendo a mantenere positivo il trend di Matera, che altrimenti, affidandosi solo agli italiani, sarebbe risultato negativo. Tuttavia, come detto, è fondamentale cambiare rotta. Non è accettabile che Matera sia solo una tappa di passaggio: dobbiamo pensare a creare nuove attrazioni e a sviluppare sinergie con il territorio circostante per aumentare la permanenza media.
Un esempio chiaro è la città pugliese di Bari, che funge da punto di collegamento con l’intero territorio pugliese, ma soprattutto con Matera. Bari è diventata una città ideale per i turisti, con collegamenti efficienti, vita serale vivace, spettacoli, musica dal vivo e locali pieni di giovani che si divertono, oltre a numerose attrazioni per le famiglie. Tutte queste caratteristiche, purtroppo, a Matera oggi mancano.